La validità di un atto di un notaio italiano in uno stato che ha aderito alla convenzione di Bruxelles

da | Set 6, 2017

Ottenere la validità di un atto di un notaio italiano in un paese che ha aderito alla convenzione di Bruxelles del 25 maggio 1987, ratificata in Italia con L. 106/1990, è molto facile se confrontiamo il relativo procedimento con quello di paesi che hanno aderito alla convenzione dell’Aja del 5 ottobre 1961 oppure a quello […]

Ottenere la validità di un atto di un notaio italiano in un paese che ha aderito alla convenzione di Bruxelles del 25 maggio 1987, ratificata in Italia con L. 106/1990, è molto facile se confrontiamo il relativo procedimento con quello di paesi che hanno aderito alla convenzione dell’Aja del 5 ottobre 1961 oppure a quello dei paesi che non hanno aderito ad alcuna convenzione.

legge estero

In cosa consiste l’ulteriore semplificazione?

In altre postille di questo blog si è rilevato come:

  • siano necessari due passaggi – 1) Procura della Repubblica; 2) Consolato del paese estero di destinazione; – per legalizzare un atto notarile italiano in uno Stato straniero che non ha aderito ad alcuna convenzione internazionale;
  • sia necessario un solo passaggio – 1) Procura della Repubblica; – per validare un documento da usarsi in un paese estero che aderito alla convenzione dell’Aja del 5 ottobre 1961;
  • l’apostille si compone di una sola fase presso la Procura della Repubblica;
  • in entrambi i procedimenti è necessaria una traduzione giurata da parte di un traduttore.

L’ulteriore semplificazione prevista dalla convenzione di Bruxelles del 25 maggio 1987 è rappresentata dall’esonero da qualsiasi forma di legalizzazione o da qualsiasi altra formalità equivalente o analoga (come ad esempio l’apostille). In altre parole, per far valere l’atto notarile italiano in un paese aderente a questa convenzione è sufficiente la firma del notaio e l’apposizione del suo sigillo

È necessaria una traduzione dell’atto notarile?

Come nella procedura ordinaria di legalizzazione e come nella procedura prevista dalla convenzione dell’Aja del 5 ottobre 1961, anche in questo caso si rende necessario far tradurre l’atto notarile italiano nella lingua del paese estero al quale è destinato.  L’interprete dovrà giurare la conformità al documento italiano della sua traduzione e tale adempimento va eseguito davanti ad un notaio ovvero davanti ad un cancelliere di un Tribunale.

Quali sono i paesi aderenti alla convenzione di Bruxelles del 25 maggio 1987?

I paesi aderenti alla convenzione sono i seguenti: Italia, Belgio, Danimarca, Francia, Irlanda, Lettonia ed Estonia, quest’ultima dal 5 agosto 2014.

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

RICHIEDI UNA CONSULENZA

Iscriviti alla newsletter

Privacy

6 + 7 =