Quali sono le imposte da versare nel momento dell’acquisto della casa?

da | Set 18, 2017

L’acquisto di un’abitazione comporta un impegno finanziario notevole, è necessario preventivare anche il carico fiscale dell’operazione.

L’acquisto di un’abitazione rappresenta per una famiglia un momento importante che comporta un impegno finanziario notevole e per questo motivo è necessario preventivare anche il carico fiscale dell’operazione e le imposte da pagare alla stipula dell’atto di compravendita.

spese immobile

Quali sono le imposte da pagare nell’acquisto di una casa?

Le imposte da pagare allo Stato nel caso di acquisto di un’abitazione sono le seguenti:
Per l’atto di compravendita soggetto a IVA

  • l’imposta di bollo;
  • l’imposta sul valore aggiunto;
  • l’imposta di registro;
  • l’imposta ipotecaria;
  • l’imposta catastale;
  • tasse ipotecarie;
  • la tassa archivio.

Per l’atto di compravendita soggetto a imposta di registro:

  • l’imposta di registro;
  • l’imposta ipotecaria;
  • l’imposta catastale;
  • la tassa archivio.

Quando un atto è soggetto a imposta sul valore aggiunto?

Un acquisto di abitazione è soggetto a IVA quando l’acquisto avviene da un costruttore che vende entro 5 anni dall’ultimazione dei lavori oppure dopo tale termine quando il costruttore sceglie volontariamente il regime IVA. In questo caso si paga l’IVA al costruttore e la base imponibile è rappresentata dal prezzo di acquisto e le aliquote sono 4% per la prima casa; 10% per acquisti non agevolati di abitazioni in categoria catastale A diversa da A/1, A/8 e A/9; 22% per abitazioni in categoria catastale A/1, A/8 e A/9.

Al notaio, quale responsabile di imposta, si pagano:

  • imposta di bollo: euro 230,00;
  • imposte di registro, ipotecaria e catastale in misura fissa: euro 200,00 ciascuna;
  • tasse ipotecarie: 90,00;
  • tassa archivio: da euro 27,5 ad euro 139,4 (variabile in base al valore dell’atto).

Quando un atto è soggetto a imposta di registro?

Quando non si applica l’IVA, secondo le regole viste sopra, si applica il regime dell’imposta di registro, imposta che va versata al notaio quale responsabile di imposta. La base imponibile è rappresentata dal prezzo di acquisto salvo che l’acquirente non opti per il c.d. prezzo-valore in forza del quale è possibile pagare l’imposta su una base imponibile rappresentata dal valore catastale.

In questo caso al notaio si pagano:

  • imposta di registro: 2% (se prima casa); (9% negli altri casi);
  • imposta ipotecaria: 50 (in tutti i casi);
  • imposta catastale: 50 (in tutti i casi);
  • tassa archivio: da euro 19,25 ad euro 139,4 (variabile in base al valore dell’atto).

Ma come si legge il preventivo di un notaio?

 

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