L’aumento del capitale sociale gratuito

da | Giu 10, 2018

L’aumento del capitale sociale può avvenire in due modi, con l’aumento gratuito o con l’aumento di capitale a pagamento. Con l’aumento gratuito del capitale sociale si realizza un’ipotesi di aumento solo nominale del capitale che non consegue a nuovi conferimenti patrimoniali da parte dei soci. In questo modo non viene immessa dai soci nuova liquidità […]

L’aumento del capitale sociale può avvenire in due modi, con l’aumento gratuito o con l’aumento di capitale a pagamento. Con l’aumento gratuito del capitale sociale si realizza un’ipotesi di aumento solo nominale del capitale che non consegue a nuovi conferimenti patrimoniali da parte dei soci. In questo modo non viene immessa dai soci nuova liquidità nelle casse della società, come avviene nell’aumento di capitale sociale a pagamento, ma si sottopongono le poste di patrimonio netto della società al regime contabile, più vincolante, del Capitale.

aumento capitale sociale gratuito

Perché è utile aumentare il capitale sociale gratuitamente?

In un periodo economico come quello attuale le società di capitali, soprattutto se PMI, faticano a trovare linee di credito nei tradizionali canali bancari. Una ragione (non l’unica) per la quale il credito non viene concesso è rappresentato dall’esiguità del capitale sociale. Ecco che capitalizzare la propria società può migliorare il proprio rating aziendale e rendere, quindi, più facile l’accesso al credito.

Quali poste di bilancio sono utilizzabili per l’aumento gratuito?

Il capitale sociale può essere aumentato gratuitamente imputando a capitale Riserve e altri Fondi disponibili iscritti a bilancio. Tipico esempio di poste utilizzabili sono le riserve facoltative costituite con gli utili di esercizio o portati a nuovo della società, i versamenti in conto capitale a tale scopo effettuati (ossia versamenti effettuati dai soci senza alcun obbligo di restituzione agli stessi da parte della società).

Non è possibile utilizzare per l’aumento gratuito:

  • i versamenti in conto futuro aumento di capitale, i quali rappresentano dei versamenti effettuati, in anticipo, da singoli soci in vista di un futuro aumento di capitale oneroso e se tale aumento non verrà deliberato la società dovrà restituire tali versamenti ai soci che li hanno effettuati;
  • gli utili di periodo, i quali non essendo definitivi potrebbero mettere a rischio l’effettività del capitale nel caso alla fine dell’esercizio sociale non venissero confermati;
  • i finanziamenti soci, salvo che i soci finanziatori non rinuncino alla restituzione del prestito effettuato a favore della società.

Una volta effettuato l’aumento, le riserve utilizzate sono ancora disponibili e distribuibili?

Le riserve utilizzate per l’aumento gratuito del capitale sociale cessano di essere liberamente distribuibili e potranno essere restituite ai soci della società solo seguendo la disciplina della riduzione volontaria del capitale sociale che prevede il diritto di opposizione a favore dei creditori.

La riserva legale può essere utilizzata per l’aumento gratuito del capitale?

Tradizionalmente, la riserva legale è sempre stata ritenuta indisponibile per l’aumento gratuito del capitale sociale, almeno nei limiti della soglia minima prevista dalla legge per tale riserva (art. 2430 c.c.).  Più recentemente, tuttavia, un’autorevole dottrina ha ritenuto che tale riserva possa essere utilizzata per l’aumento gratuito in quanto col passaggio a capitale le somme prima imputate a riserva legale sono assoggettate a un regime più rigoroso e garantista per i terzi. In particolare la massima H.G.32 del Comitato Interregionale dei Consigli Notarili delle Tre Venezie ritiene ammissibile la delibera di aumento gratuito del capitale sociale da attuarsi mediante imputazione allo stesso, in tutto o in parte, della riserva legale, senza distinzione tra la parte di tale riserva ricompresa nei limiti del 20% del capitale e l’eventuale parte eccedente tale limite.

Quali sono le modalità di esecuzione dell’aumento gratuito?

Le società azionarie possono eseguire l’aumento gratuito con due modalità distinte e alternative tra loro:

  • aumento del valore nominale delle azioni in circolazione;
  • emissione di nuove azioni da assegnare gratuitamente e proporzionalmente ai soci; in tal caso è espressamente previsto che le azioni di nuova emissione devono avere le stesse caratteristiche di quelle già in circolazione in ossequio al principio di omogeneità. Cosicché se la società ha un capitale di 100.000 euro, rappresentato da 20.000 azioni privilegiate e 80.000 azioni ordinarie e aumenta il capitale di 100.000 euro a titolo gratuito mediante l’emissione di 100.000 nuove azioni, ne dovrà emettere 20.000 privilegiate e 80.000 ordinarie.

Le società a responsabilità limitata, invece, in ossequio al principio dell’unicità della quota di partecipazione dei soci, potranno eseguire l’aumento soltanto mediante l’aumento del valore nominale delle quote di partecipazione spettanti a ciascun socio.

A chi compete la deliberazione di aumento gratuito?

La competenza a deliberare un aumento gratuito del capitale sociale è dell’assemblea dei soci. In particolare, l’assemblea straordinaria nel caso di società azionaria, e di un’assemblea dei soci con i quorum previsti per le modifiche dello statuto nel caso di società a responsabilità limitata. Secondo dottrina prevalente, anche l’aumento di capitale gratuito può essere oggetto di delega da parte dell’assemblea straordinaria a favore dell’organo amministrativo. Questa soluzione demanda la decisione agli amministratori che possono scegliere il momento più opportuno per aumentare il capitale sociale, nonché la scelta delle poste da vincolare a capitale, anche considerata la fluidità della gestione di una società di capitali.

È necessario un bilancio infrannuale aggiornato?

La legge non prescrive la necessità di munirsi di idoneo bilancio infrannuale aggiornato per deliberare un aumento gratuito del capitale sociale. Tuttavia, è quanto meno opportuno redigere una situazione patrimoniale aggiornata per verificare se le riserve disponibili da imputare a capitale siano ancora esistenti e non siano state intaccate da eventuali perdite.

Ci possono essere più aumenti di capitale sociale deliberati e pendenti?

Anche all’aumento gratuito del capitale è applicabile il divieto di cui agli artt. 2438 c.c. (per le S.p.A.) e 2481, ult. comma, c.c.. Questo divieto è posto a garanzia dei terzi che non devono essere ingannati sulla consistenza del capitale sociale. L’interpretazione della dottrina maggioritaria ritiene che la società possa deliberare più aumenti di capitale sociale, sia a pagamento che gratuiti, ma quelli successivi al primo non possono essere eseguiti se quello precedente sia stato sottoscritto ma non ancora liberato. Questo aspetto non assume rilievo nel caso di delibere immediatamente efficaci.

L’aumento gratuito del capitale sociale è immediatamente efficace?

L’aumento gratuito del capitale è immediatamente efficace, salvo precisare che la delibera assume efficacia con la sua iscrizione nel registro delle imprese che deve avvenire entro trenta giorni dall’assunzione della delibera stessa.

È necessario il notaio per aumentare il capitale sociale?

La delibera di aumento gratuito del capitale sociale di SRL e SPA dà luogo ad una modifica statutaria per la quale è necessaria l’omologa notarile. L’assemblea dei soci, quindi, deve avvenire alla presenza del notaio il quale omologherà la delibera e procederà alla sua iscrizione nel registro delle imprese.

Cosa accade se una delle partecipazioni dei soci è gravata da pegno, usufrutto o sequestro?

Nel caso una partecipazione sia gravata da pegno/usufrutto/sequestro, il vincolo si estende alle azioni di nuova emissione assegnate al socio o alla sua maggior quota.

Quanto costa l’operazione di aumento gratuito?

Fortunatamente le operazioni di aumento gratuito hanno un’incidenza fiscale bassissima. All’erario vanno versati, attraverso il notaio, i seguenti oneri:

  • un’imposta di registro in misura fissa di euro 200,00;
  • un’imposta di bollo forfettaria di euro 156;
  • diritti di segreteria per l’iscrizione dell’atto nel registro delle imprese pari ad euro 90,00;
  • la tassa archivio proporzionale che va da un minimo di euro 27,5 ad un massimo di euro 139,4 a seconda dell’importo dell’aumento di capitale.

Oltre a tali costi c’è da conteggiare l’onorario del notaio il quale, in assenza di tariffa obbligatoria, prevedrà un compenso congruo all’attività professionale svolta.

4 Commenti

  1. ALESSANDRO

    Quesito :
    Nel caso in cui il capitale sociale di una SRL sia pari a 100.000 euro, rappresentato da versamenti in denaro effettuati dai soci in sede di costituzione per euro 20.000 e per euro 80.000 da aumenti gratuiti (riserve di utili); in caso di delibera di riduzione del c.s. che lo porti agli originari euro 20.000, è possibile restituire ai soci euro 80.000 senza che ciò configuri una distribuzione fittizia di utili ?

    Rispondi
    • Guido Brotto

      E’ possibile la restituzione del capitale sempre che i creditori non facciano opposizione.
      Gli aspetti relativi all’imposizione fiscale diretta è opportuno venga affrontato dal suo dottore commercialista.
      GB

  2. alfredo palumbo
    • miciomicobaubau@gmail.com

      bene

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

RICHIEDI UNA CONSULENZA

Iscriviti alla newsletter

Privacy

10 + 7 =