Quando si deve fare l’accettazione tacita di eredità?
Chiunque desideri vendere un immobile di cui sia entrato in possesso per successione, se non ha mai accettato espressamente l’eredità, deve trascrivere l’accettazione tacita dell’eredità per garantire al suo acquirente che il suo acquisto non possa mai essere messo in discussione.
Cos’è l’accettazione dell’eredità?
Secondo il nostro sistema legislativo, il chiamato all’eredità, in forza di legge e/o testamento, per definirsi erede e quindi ottenere i beni ereditari deve accettare l’eredità. L’accettazione dell’eredità può essere fatta:
- espressamente, quando il chiamato con un atto formale dichiara di accettare una determinata eredità;
- tacitamente, quando il chiamato all’eredità compie un atto che fa presupporre, senza incertezze, la sua volontà di accettare e che non avrebbe comunque potuto compiere se non avesse assunto la qualità di erede.
L’eredità si acquista automaticamente, invece, quando il chiamato all’eredità si trova nel possesso dei beni ereditari e non fa eseguire l’inventario entro tre mesi dalla morte oppure quando sottrae o nasconde beni dell’eredità.
Perché il notaio è tenuto a trascrivere l’accettazione tacita dell’eredità?
Quando si stipuli un atto di compravendita che abbia per oggetto immobili (terreni o fabbricati) che provengano da una successione, il notaio è tenuto a trascrivere l’accettazione tacita di eredità, salvo il caso in cui l’acquisto ereditario non risulti già trascritto in forza di un’accettazione espressa o tacita.
Il motivo principale per il quale è necessaria tale formalità è la tutela dell’acquirente, e dell’eventuale banca mutuante, dalla fattispecie dell’erede apparente. È, infatti, possibile che chi vende sia erede solo apparentemente e, quindi, chi acquista potrebbe subire l’azione di petizione di eredità da parte dell’erede vero[1] ed essere tenuto, così, a restituirgli il bene. Tale rischio, però, non si realizza se viene eseguita la trascrizione dell’accettazione tacita di eredità a favore dell’erede apparente purché l’acquirente dell’immobile sia in buona fede.
Vi sono altri motivi per i quali si rende opportuno trascrivere l’accettazione tacita di eredità?
La trascrizione dell’accettazione tacita di eredità si rende opportuna anche per i seguenti altri motivi:
- rispetto del principio di continuità delle trascrizioni: in assenza della trascrizione dell’accettazione tacita di eredità, le successive trascrizioni o iscrizioni a carico dell’acquirente non producono effetto e, quindi, quest’ultimo non può far valere il proprio acquisto davanti ai terzi e l’eventuale ipoteca iscritta sul bene a favore di una banca mutuante non si costituisce, cioè non ha valore;
- l’istituto della c.d. pubblicità sanante non si costituisce. Tale istituto consente a colui che acquista in buona fede un bene immobile di salvare il proprio acquisto anche nel caso in cui i titoli di provenienza siano invalidi, purché siano decorsi cinque anni dalla trascrizione dall’atto viziato di nullità e non sia stata trascritta una domanda giudiziale di impugnativa dell’atto stesso;
- nel caso il bene immobile sia oggetto di procedura esecutiva, il Giudice delle Esecuzioni, rilevando l’assenza della trascrizione dell’accettazione tacita di eredità, deve dichiarare l’improcedibilità della procedura e ordinare la cancellazione del pignoramento.
La trascrizione del certificato relativo alla dichiarazione di successione è assimilabile alla trascrizione dell’accettazione tacita dell’eredità?
La dichiarazione di successione e la trascrizione del relativo certificato hanno una valenza esclusivamente fiscale e, per espressa previsione normativa, non producono alcun effetto civilistico.
Vi sono limiti temporali oltre i quali la trascrizione dell’accettazione tacita di eredità non è più necessaria?
La prassi più diffusa è quella di eseguire la trascrizione dell’accettazione tacita di eredità nei 20 anni dalla morte del defunto. Oltre i 20 anni, infatti, l’acquirente ha la possibilità far valere l’istituto dell’usucapione tutelando, così, i diritti da lui acquistati sui singoli beni. L’azione di petizione di eredità, tuttavia, è imprescrittibile e conseguentemente la tesi più prudente consiglia di procedere alla trascrizione dell’accettazione di eredità anche quando sono decorsi 20 anni dalla morte del defunto. Ciò perché non è possibile avere la certezza dell’assenza di eventuali cause di sospensione/interruzione dei termini dell’usucapione.
Sicuramente è errata la prassi che ritiene di dover effettuare la trascrizione dell’accettazione tacita di eredità solo entro i dieci anni dalla morte del defunto.
Quanto costa l’accettazione tacita di eredità?
Per l’esecuzione della trascrizione dell’accettazione tacita di eredità sono dovuti degli oneri fiscali e degli oneri professionali. Gli oneri fiscali per ciascuna conservatoria dei registri immobiliari sono i seguenti:
- euro 200,00 di imposta ipotecaria;
- euro 59,00 di imposta di bollo;
- euro 35,00 di tassa ipotecaria.
Gli oneri professionali variano da professionista a professionista e variano da 100 e 300 euro (oltre ad IVA) per ciascuna formalità.
Che cosa serve per eseguire la formalità?
Al notaio che esegue la trascrizione dell’accettazione tacita di eredità deve essere consegnato un certificato di morte del defunto.
Norme di riferimento:
– articoli 475, 476, 484, 485, 527, 533 e ss., 2648, 2650, 2652, 2660, 2829 del Codice Civile
– art. 5, comma 2, D.Lgs. 31-10-1990, n. 347
– Circolare n. 128/T del 2-5-1995
[1] Esempio: Tizio, senza moglie e figli, muore nel 2016 lasciando come erede legittimo il cugino Caio, il quale apparentemente acquista l’appartamento del defunto sito in Lecco. Caio nel 2017 vende l’immobile a Mevio e per risparmiare, e contro il consiglio del notaio, non viene eseguita la trascrizione dell’accettazione tacita di eredità.
Nel 2018 Sempronio scopre che Tizio lo aveva istituito erede con un testamento che fa pubblicare da un notaio. Sempronio con un’azione di petizione di eredità agisce contro Mevio che subisce l’evizione del bene.
Buongiorno,
causa divisione immobiliare con otre 20 comproprietari. E’ intervenuta sentenza parziale di scioglimento della comunione mediante vendita immobile all’asta. Ora il delegato riscontra la mancata trascrizione tacita delle (varie, 7) eredità da parte dei vari comunisti e “pretende” le relativa trascrizioni (anche per le successioni oltre il ventennio) ritenendo, diversamente, di non potere vendere l’immobile.
Posto che la richiesta del delegato sia legittima, posso procedere alla trascrizione delle varie accettazioni tacite in forza della sentenza parziale di scioglimento della comunione passata in giudicato? Anche per il (unico) convenuto contumace?
Grazia in anticipo per la corte risposta
Buongiorno,
a seguito del decesso di mio padre avvenuto nel 2010 sono diventata proprietaria di un sesto dell’appartamento suo e di mia madre, ancora in vita.
Non ho effettuato accettazione esplicita dell’eredità e non sono in grado di dire se ho effettuato nei 10 anni alcuna azione che implichi accettazione tacita (si è sempre occupata di tutto mia madre). Certamente è stata effettuata successione, risulto proprietaria da visura ipocatastale, e ho mantenuto residenza nell’appartamento fino al 2018. Vorrei chiedere se, nel momento della vendita dell’appartamento, potranno esserci problemi a trascrivere l’accettazione tacita.
Grazie mille
Dovrà fare la c.d. trascrizione dell’accettazione tacita di eredità
Buongiorno ho una domanda: sto per vendere un immobile. Mia mamma è morta 16 anni fa, è stato depositato il testamento dal notaio e ho effettuato la successione.
Nonna è morta 3 anni fa, non c’era testamento e ho effettuato anche di questo la successione. Mi viene detto che devo fare l’accettazione tacita di eredità di entrambe (non essendoci più nessuno, se non la sottoscritta). E’ corretto? O solo, come ho sempre saputo, di nonna essendo morta da 3 anni?
Grazie mille
Cordiali saluti
Se vende l’immobile che è stato di proprietà di due defunti, è dovuta la trascrizione dell’accettazione tacita di eredità per ciascun defunto
Buongiorno.
Devo andare a rogito per la vendita dell’appartamento ereditato da mio fratello. Sono in possesso degli atti notarili della rinuncia all’eredità dei miei genitori, in cui mi si indica come unico erede, e dell’atto di successione.
Mi è stato comunicato che sarà probabilmente necessario redigere il documento di accettazione tacita eredità.
E’ corretta la richiesta o qualcuno degli atti notarili in mio possesso la rendono superflua?
Grazie
Nel suo caso la trascrizione dell’accettazione tacita di eredità è dovuta.
Cordiali saluti
Buon pomeriggio
scrivo per chieder quanto : io e le mie due sorelle abbiamo ereditato prima da mio padre (deceduto nel 1999) e lo scorso anno da mia madre,(deceduta nel 2020) piu immobili, due su Milano uno in sardegna.
Uno dei due immobili di Milano verrà preso da mia sorella, mentre l’altro lo venderemo a terzi.
Per poterlo vendere il notaio ci chiede di fare con lui , in corso di rogito, accettazione tacita a pagamento.
Chiedo se è necessario visto che mio padre è deceduto nel 1999 e non abbiamo fatto per mia madre alcun inventario entro i 3 mesi, e potrebbe interdersi eredità automatica.
Ringrazio per la cortese risposta
Si affidi ai consigli del professionista.
Personalmente condivido l’impostazione del collega.
Niente
volevo solo farle i complimenti
Raramente
ho visto un proffessionista rispondere con costanza e pazienza come fa Lei
Salve, mia nonna era piena proprietaria di un immobile acquistato ante 1975, muore nel 1981, ed ereditano mio nonno, mia zia e mia mamma; successivamente muore mio nonno (nel 1984) ed ereditano mia mamma e mia zia. Mia zia muore nel 2007 (nubile e senza figli) ed eredita mia mamma. Mia mamma muore nel 2009. Oggi io e le mie sorelle, vendiamo! Come si fa a fare l’accettazione tacita ad eredità di mia zia? con quali titoli o documenti?
Quando venderà si faccia consigliare dal professionista incaricato.
E’ comunque possibile procedere.
Buongiorno, in premessa volevo congratularmi per la chiarezza e la completezza nell’argomentare una fattispecie giuridica molto comune e, nello stesso tempo, ostica ad essere accettata da chi non è addetto ai lavori. A tal proposito, volevo domandare se un erede ha già subito la trascrizione dell’accettazione per vendita di altri cespiti, deve comunque pagare per ogni vendita di un singolo cespite appartenente al De Cuius? Grazie ancora e, in attesa di Vs. gentile eventuale chiarimento, porgo
Cordiali Saluti,
Sergio Scotto di Santolo
Dipende.
In potenza la prima trascrizione effettuata potrebbe contenere tutti gli immobili ereditari. Se ciò è avvenuto non serve ripetere la formalità.
Cordiali saluti
Il mio quesito è il seguente (uso dei nomi di fantasia per descrivere)
Giorgio e Maria sono sposati con la comunione dei beni
Giorgio e Maria hanno due figli
Giorgio acquista un terreno agricolo nel 1976 e nell’atto risulta solo lui (ma lui è in comunione dei beni con la moglie Maria)
Giorgio nel 2019 muore
Maria nel 2021 (quindi oltre un anno dopo il decesso di Giorgio) decide di vendere il terreno e non avendo ancora effettuato la successione, provvede… ma il notaio gli fa presente che ” in sede di stipula dell’atto di vendita sarà necessario effettuare la trascrizione dell’accettazione tacita dell’eredità: si tratta di un adempimento da effettuarsi presso i registri immobiliari. E’ una procedura di cui mi occupo io stessa e per la quale è necessario portare un certificato di morte e le imposte per
la trascrizione ammontano a 400 euro.”
IL QUESITO E’…. essendo in comunione dei beni la proprietà del terreno, con il decesso di Giorgio, non si trasferisce automaticamente a Maria che potrà venderlo senza affrontare questo costo della trascrizione dell’accettazione tacita dell’eredità?… semmai i figli con il decesso di entrambi i genitori avrebbero dovuto adempiere a questo atto… o no?
La comunione dei beni non c’azzecca nulla con la questione ereditaria e dell’accettazione di eredità.
Il notaio ha ragione e i figli, un domani, dovranno ripetere la formalità quando Maria morirà.
Cordiali saluti
Ripropongo il quesito precedente con alcune precisazioni
Buongiorno,
nel 2014 ho ereditato da mio padre, di cui ero unico erede, degli immobili situati tutti nello stesso comune e, precisamente, dei fabbricati e dei terreni; nel 2017 ho venduto un appezzamento di terreno e 2 fabbricati insistenti sullo stesso terreno ed il notaio ha ritenuto necessaria l’accettazione tacita dell’eredità che, di conseguenza, è stata fatta e trascritta elencando le varie particelle che componevano l’appezzamento di terreno e i 2 fabbricati.
Ora sto per vendere l’ultimo fabbricato (abitazione e pertinenze) ed un’ultima particella di terreno situata nei pressi del fabbricato residuo a due persone differenti e, ritengo, verranno fatti 2 atti di compravendita separati; poiché credo che l’eredità non possa accettarsi parzialmente è sufficiente l’atto di accettazione tacita del 2017?
Vi sono due tesi:
1) tesi uno: ritiene sufficiente una singola trascrizione per conservatoria dei registri immobiliari a prescindere se l’immobile che deve vendere sia inserito o meno nella nota di trascrizione;
2) tesi due: ritiene necessario che tutti gli immobili siano presenti nella nota di trascrizione.
Prudenzialmente è consigliabile la tesi più tuzioristica (tesi 2).
Il notaio che riceverà l’atto di vendita le dirà comportarsi.
GB
Buongiorno, io e mio fratello abbiamo ereditato l’appartamento dei miei genitori. Chiedevo visto che il mese prossimo dobbiamo andare a rogito ,ci hanno chiesto 1000 euro per il tacito assenso,perché mi è stato detto che lo devo fare per le 2 successioni che abbiamo fatto,prima nel 2018 per la scomparsa di mio padre e adesso per l’avvenuta scomparsa di mia madre,chiedevo se veramente dobbiamo fare questi 2 taciti assensi. Attendo risposta, cordiali saluti.
Si deve eseguire la trascrizione dell’accettazione tacita di eredità per ciascun defunto.
La somma richiesta è congrua
Buonasera, dopo un divisione ereditaria giudiziare con relativa sentenza per vendere un un’immobile proveniente dalla divisione giudiziaria bisogna fare l’accettazione tacita dell’eredità?
Grazie
E’ opportuno procedere con la formalità
Cordiali saluti
GB
Buongiorno,
mi si è presentata l’occasione di acquistare un terreno dove poi vorrei edificare casa. Dovrei stipulare un preliminare a breve con gli eredi legittimi del proprietario che però non hanno ancora definito la pratica di successione. Sarebbe possibile sottoscrivere il preliminare sottoponendolo alla condizione sospensiva della presentazione della successione chiarendo che i venditori sono eredi del proprietario?
grazie
Può fare il preliminare.
Resta inteso che per procedere alla vendita le pratiche successorie per legge devono essere eseguite.
GB
Buongiorno, le spiego la mia situazione:
Mio padre anni fa aveva un terreno e prima di morire ha effettuato un atto di donazione a me e altri due fratelli suddividendolo in tre lotti. Mio padre ha conservato solo l’usufrutto, mentre io e i miei fratelli abbiamo mantenuto la proprietà ognuno del suo pezzo.
Ora mio fratello confinante sta vendendo il suo pezzo e il notaio dell’acquirente ha chiesto anche a me e il terzo fratello l’accettazione di tacita eredità, ma come ho già detto, non si è mai trattato di eredità, ma di donazione, dobbiamo per forza pagarla tutti e tre oppure trattandosi di donazione non è obbligatoria?
E se dovessimo non pagarla, cosa succederebbe?
Grazie e cordiali saluti
A fronte di un usufrutto non si deve fare accettazione tacita di eredità.
Quindi la domanda è mal posta e non si presta ad una risposta.
Dovrei vedere la documentazione. Si faccia spiegare bene dal notaio cosa intende.
Cordiali saluti
GB
Buongiorno Notaio,
ho appena effettuato una divisione ereditaria ed il notaio ha preteso di effettuare la trascrizione dell’accettazione tacita di eredità. Ho dato seguito a questa richiesta. Ora tuttavia se entro con la SPID in Entratel e faccio la visura ipotecaria a mio nome per immobile, vedo l’atto di Divisione ma non vedo né la trascrizione dell’Ufficio delle Entrate (del certificato successorio) né l’accettazione tacita. Il geometra dice che può succedere con la visura ipotecaria per immobile, specie se vi sono stati frazionamenti catastali tra la successione e l’atto di divisione, che l’accettazione tacita e la trascrizione dell’Ufficio ai fini fiscali non siano visibili se non con una visura “personale” su di me.
Io tramite Entratel non posso fare la visura ipotecaria personale ma solo per immobile, mi conferma che quanto sostiene il geometra è plausibile e che quindi è opportuno che chieda al Notaio una visura personale?
Grazie, Buona giornata
Buongiorno,
è più rapido pretendere dal notaio l’esecuzione della formalità.
Scriva al notaio e si faccia inviare la nota di trascrizione relativa alla accettazione tacita di eredità
GB
Buongiorno, ho letto tutti i commenti e le risposte date, oltre all’articolo iniziale, ma non vi è una risposta al questio che avre io.
Abbiamo avuto in eredità dei beni immbili, prima da mio padre e poi da mia nonna, Le successioni sono state presentante in contemporanea nel 2015.
Negli atti degli immbili non cè un bene, che noi vorremmo usucapire utlizzando la successione del possesso art.1146.
Il bene in oggetto è una particella limitrofa ai ns fondi, dove abbiamo sempre parcheggiato sia noi che gli altri abitanti della zona o chiunque ne avesse necissità.
Volendo unire il possesso dei nostri avi al nostro per poter usucapire , dobbiamo accettare l’eredità? Due distinte accettazioni sia quella diretta da mio padre che quella da mia nonna , oppure non importa accettarla e basta la successione, per poter intraprendere una causa petitoria??
E nel caso servisse l’accettazione dell’eredità questa potra essere fatta durante la causa?
La domanda è complessa e non vi sono tutte le informazioni per poterle dare una risposta.
Dipende quando è maturato l’usucapione: se l’usucapione è maturato quanto i defunti erano in vita quest’area dovrà essere indicata nella dichiarazione di successione.
Nel caso, invece, l’usucapione sia maturato dopo la morte le successioni non andranno integrate.
E’ evidente che va iniziato un procedimento al fine di veder riconosciuto l’usucapione giudizialmente
GB
Buongiorno Notaio
Se possibile, le chiedo chiarimenti in merito alla questione dell’accettazione eredità. Io e mio figlio dobbiamo vendere un appartamentino avuto in eredità da mio marito, deceduto. Ora l’ag.immobiliare dice che dobbiamo fare accettaz. dell’, eredità per me, mio figlio e mio marito.
Ma l’accettazione va in prescrizione dopo dieci anni dalla morte o dall’,’apertura della successione?
Inoltre sia per mio marito, sia per me e mio figlio dovrebbe essere tacita l,’accettazione visto che subito dopo la morte di mia suocera abbiamo riscosso affitti da questo appartamento. Per favore mi chiarisca.
La ringrazio anticipatamente.
Carolina
La trascrizione dell’accettazione di eredità va fatta anche dopo 10 anni dalla morte
Quindi in sede di vendita la formalità è dovuta. In verità se legge bene l’articolo trova tutte le risposte
Buongiorno volevo se posso chiedere: è deceduta mia madre e io penultimo di 4 figli abito in una casa popolare in prov di Napoli. I miei fratelli hanno fatto la rinuncia e vorrei farla anche io,ma temo che facendo la rinuncia perdo il diritto a stare in quella casa,che ripeto non è di proprietà ma case popolari. Chiedo poichè mia mamma era separata (non divorziata) con mio padre e questi pare vuole accaparrarsi il diritto di entrare in quella casa,dove il giudice,in fase di separazione ,scrisse sulla sentenza che avevo diritto io e mia madre a restare in quella casa. Abito e faccio residenza da da 30 anni in quella casa,mentre mio padre fa residenza altrove da credo un 10 anni, quindi la domanda è posso fare la rinuncia senza che questa mi fa perdere il diritto a stare in quella casa? Grazie ;
Non riesco ad aiutarla con così poche informazioni
E’ evidente che se la concessione a vivere la casa popolare apparteneva al defunto, la sua rinuncia comporterebbe la perdita del diritto di abitare.
Il suo caso va trattato adeguatamente da un professionista avvocato il quale con tutti i documenti davanti sarà in grado di darle un parere qualificato
GB
Buongiorno,
Mio nonno ha lasciato in eredità degli immobili a noi eredi tramite un testamento autenticato dal notaio prima di morire.
Abbiamo fatto e pagato la pubblicazione tramite avvocato e pagato la fattura.
Faremo la dichiarazione a breve e le volture.
Successivamente abbiamo letto su internet che bisogna accettare l’eredità tramite un notaio per poter vendere gli immobili.
Abbiamo chiamato il notaio , una sua segretaria dopo essersi informata ci ha detto che non serve l’accettazione perché il notaio ha trascritto gli eredi.
Non trovo nessun riscontro su internet di quanto ci hanno comunicato; è vero che non dobbiamo fare la trascrizione dell’accettazione se vogliamo vendere? se non è vero cosa possiamo fare nel modo piu’ economico possibile?
grazie infinite.
Si è necessaria la trascrizione dell’accettazione di eredità.
Da quello che scrive sembra che la formalità sia stata già fatta in sede di pubblicazione di testamento: approfondisca con il notaio
GB
Buongiorno,
nel 2011 ho acquistato un immobile che era stato ereditato dal venditore trentotto anni prima.
Mi sto accingendo a vendere a mia volta questo immobile e da parte del notaio mi è stata fatta richiesta, causa la mancata trascrizione dell’accettazione tacita di eredità da parte del precedente venditore, del corrispettivo per la trascrizione.
E’ corretto che debba essere io a sanare la situazione?
Grazie
Arsina
è corretto
buongiorno, ho ereditato da mia madre, in qualità di unico erede un terreno ed è stata fatta regolare successione e nel quadro EH9 è barrato che nessun erede ha rinunciato all’eredità. ora dovendo vendere il terreno il notaio tramite l’acquirente mi ha chiesto l’accettazione tacita dell’eredità.. occorre farla cmq. o posso non farla? grazie
Nel suo caso l’accettazione tacita di eredità è dovuta.
GB
Buongiorno, se eredito da una bis zia( cioè zia di mia madre ) una casa , che per me è SECONDA CASA ….dopo aver pagato la tassa di successione (6%+2%+1%) sulla rendita catastale rivalutata al 115%…..faccio dal Notaio L’ACCETTAZIONE TACITA DELL’EREDITA’….poi la metto in vendita a 200000 Euro…..quando l’anno seguente faccio la dichiarazione dei redditi , quanto pago di tasse su quel valore acquisito dalla vendita ? Grazie
dipende dai patti sociali.
In assenza di clausole di trascinamento il socio di minoranza può impedire la cessione
GB
Buonasera,
nel 2013 ho acquistato un immobile che era stato ereditato dal venditore dieci anni prima.
Mi sto accingendo a vendere a mia volta questo immobile, e mi è stato “contestato”, dall’agenzia immobiliare, la mancata trascrizione dell’accettazione tacita di eredità da parte del precedente venditore, e che spetta a me il corrispettivo per la trascrizione.
E’ corretto che debba essere io a sanare la situazione?
Grazie
Paolo
L’immobile ora è suo e deve provvedere lei.
Doveva pretendere la formalità quando ha acquistato.
Può provare a chiedere il rimborso al precedente venditore.
GB
Grazie per la risposta.
In ogni caso, non dovrebbe essere il notaio a garantire che la trascrizione venga eseguita, essendo obbligatoria per legge?
Il notaio può esserne dispensato.
Buonasera, mio padre e i suoi 3 fratelli erano proprietari di una serie di immobili non divisi. Gli unici eredi siamo io, mio fratello e mia madre. Alla morte di mio padre e degli altri 3 fratelli ereditiamo tutti gli immobili presenti nella conservatoria di Roma. Nel 2017 vendiamo un terreno e un capannone e il notaio ci richiede 4 Accettazioni tacite di eredità relative alle 4 successioni. Vengono effettuate le trascrizioni e si stipula l’atto.
Ora nel 2021 vogliamo vendere un’altra parte di quegli immobili rimasti e facenti parte sempre della stessa eredità. Il nuovo notaio ci richiede 4 accettazioni tacite di eredità. Noi portiamo le 4 già stipulate nel 2017, dove nella “Sezione D – Ulteriori informazioni” c’è scritto: “La trascrizione si intende estesa a tutti gli immobili elencati nella dichiarazione di successione della signora XXXX ….”. Il nuovo notaio dice che queste trascrizioni non valgono per tutti gli immobili perchè nella “Sezione B – Immobili” non sono stati elencati tutti gli immobili, ma solo il terreno e il capannone relativi alla vendita del 2017. Quindi lui ci obbliga a rifare tutte e 4 le trascrizioni.
Mi è stato detto dal notaio del 2017 che le trascrizioni valgono per tutta l’eredità presente nella stessa conservatoria competente e che nella Sezione B sono elencati solo gli immobili oggetto dell’atto, ma come scritto nella Sezione D la trascrizione vale per tutti gli altri immobili.
Vorrei capire se devo rifare di nuovo queste 4 trascrizioni e se non devo rifarle come posso far valere i miei diritti con il nuovo notaio.
Grazie per la disponibilità.
Cordiali Saluti.
Buongiorno,
la tesi del primo notaio è quella più liberale; la tesi del secondo notaio è quella più prudente.
Se il notaio “nuovo” ritiene di dover aderire alla tesi “più prudente” non può contestarlo.
Cordiali saluti
con mo padre ho ereditato un immobile del nonno e non abbiamo mai fatto alcuna dichiarazione di successione ne alcuna accettazione. abbiamo abitato insieme nel bene e poi io da sola . come faccio a considerarmi l unica proprietario ed estromettere mio padre che non ha più alcun interesse sulla immobile ?
Deve fare la dichiarazione di successione e poi suo padre le deve trasferire, in vendita o donazione, la sua quota sull’immmobile
Siamo una coppia di anziani di 69 e 71 anni con 2 figli, entrambi lavorano e vivono con la loro famiglia. Possediamo 2 immobili, 1 immobile di proprietà di mia moglie al 100% dove viviamo con esenzione IMU, e 1 altro immobile in comproprietà al 50%, attualmente in locazione e per cui stiamo usufruendo dell’eco bonus al 110%. E’ possibile donare a ciascuno dei 2 figli uno dei nostri immobili, concedendo loro la sola nuda proprietà e conservando per noi il diritto al possesso delle 2 case, continuando a usufruire dell’esenzione IMU per la casa dove viviamo e conservando l’utile per l’affitto che percepiamo per la seconda casa. inoltre potrebbe il figlio che beneficerà della nuda proprietà della casa dove abitiamo, beneficiare anche dell’eco bonus al 110%, in quanto titolare di un diritto reale di godimento e considerando il fatto che ci sono pareri discordanti sulla possibilità per noi di beneficiare dell’eco bonus per un massimo di 2 case. Infine, se possibile, l’atto di donazione sarebbe molto oneroso?
Se mantenete sugli immobili il diritto di usufrutto mantenete il peso fiscale e il diritto alla riscossione del canone di affitto.
L’atto di donazione non è molto oneroso, tuttavia, senza documentazione è impossibile stimare il costo preciso.
GB
Buongiorno
Sono figlio unico ed ho avuto in eredità da mio padre deceduto nel 1995 una quota di un appartamento. Nel 1998 ho avuto in eredità da mia nonna, essendo mio padre scomparso antecedentemente, un’altra quota dello stesso appartamento. Sempre nel 1998 ho acquistato da mia madre e da mia zia le restanti quote dello stesso appartamento diventando da allora unico proprietario. Oggi mi trovo a vendere l’appartamento. Il notaio scelto dalla parte acquirente mi chiede due trascrizioni dell’accettazione tacita di eredità per poter procedere al rogito. Sono giustificate queste richieste? Mi sono rivolto per una consulenza ad altri due studi notarili e hanno definito questi due atti superflui essendo passati abbondantemente 20 anni. Grazie
L’azione di petizione è imprescrittibile (art. 533 c.c.) e sono fatti salvi gli effetti dell’usucapione.
Fare l’accettazione tacita di eredità dopo i 20 anni è consigliabile ed opportuno (ci sono massime civilistiche a riguardo): il notaio incaricato saprà darvi miglior consiglio
Buonasera, mia madre, figlia unica, ha ereditato il 50% di proprietà di un immobile dai sui genitori nel 2001.
Di quest’ultimo è divenuta proprietaria al 100% con decreto di trasferimento del tribunale dopo aver esercitato un’azione giudiziale di scioglimento di comunione ereditaria contro i cugini.
Oggi l’immobile sta per essere venduto ed il notaio chiede la trascrizione dell’accettazione tacita dell’eredità da parte di mia madre.
Può essere considerata accettazione tacita dell’eredità la sentenza del tribunale e relativo decreto di trasferimento?
Grazie per l’attenzione.
Cordiali saluti
Senza i documenti non riesco a darle un parere qualificato.
Sembra in ogni caso corretto quanto comunicato dal notaio
Buon giorno, a luglio è morta mia suocera che era proprietaria di un immobile che abbiamo messo in vendita, dato che nel 2001 era venuto a mancare anche suo marito,e nel 2015 anche uno dei suoi figli che lascia la moglie e due figli ora il notaio ci chiede per la vendita l’accettazione dell’eredità per 500 euro a testa dei 3 defunti,ora le chiedo il perchè dobbiamo pagare anche per il figlio? dal quale non abbiamo ereditato nulla? cordiali saluti.
Dovendo fare la vendita dell’immobile va ricostruita la continuità delle trascrizioni (art. 2650 c.c.)
Abbiamo comprato una casa nel 2006. Quando stiamo per vendere, ci viene addebitata l’imposta di successione che il precedente proprietario non ha pagato. Può essere corretto che dobbiamo pagare € 500, -. Non dovrebbe il Notaio esigere gli eredi e non noi?
Aveva l’onere di pretendere la formalità quando lei ha acquistato ed ora che si trova lei nella posizione di vendere, deve garantire il suo acquirente.
Potenzialmente potrebbe rifarsi della spesa dal suo venditore.
Cordialità
Ho un dubbio che credo possa essere espresso cambiando leggermente gli eventi esposti nell’esempio 1.
Tizio, senza moglie e figli, muore nel 2016 lasciando come erede legittimo il cugino Caio, il quale apparentemente acquista l’appartamento del defunto sito in Lecco. Caio nel 2017 vende l’immobile a Mevio e, seguendo il consiglio del notaio, esegue la trascrizione dell’accettazione tacita di eredità.
Nel 2018 Sempronio scopre che Tizio lo aveva istituito erede con un testamento che fa pubblicare da un notaio. Ora Sempronio, mi sembra di capire, non può agire contro Mevio perché Caio ha trascritto l’accettazione tacita di eredità. Cosa può fare Sempronio per far valere il testamento di Tizio che lo indica come erede?
In questo caso Tizio può fare un’azione di petizione di eredità ma avrà una tutela solo obbligatoria
Salve, Le vorrei porre un quesito: mia madre è deceduta lasciando due immobili in regioni diverse. Il primo è stato venduto ed è stata pagata la registrazione dell’accettazione tacita di eredità al momento del rogito. Dovendo vendere il secondo immobile in regione differente, mi sembra di aver capito che bisognerà ripagare al notaio una nuova registrazione nella conservatoria della Provincia di appartenenza. essendo tre eredi, la quota di registrazione viene fatta come se fosse un solo erede (unica) o dovrà essere pagata una quota di accettazione per ogni erede? Se uno degli eredi si dovesse rifiutare di pagare tale quota, il notaio potrà fare il rogito e rifarsi sugli altri due eredi o può rifiutarsi di vendere l’immobile?
La ringrazio anticipatamente per i chiarimenti che vorrà dare.
Va fatta una trascrizione per ciascuna conservatoria.
Le spese vanno suddivise tra gli eredi salvo diverso accordo
Mia nonna ha lasciato in eredità la casa alle 6 figlie (compresa mia madre). Hanno fatto dichiarazione di successione a suo tempo (1 anno fa). La casa è in fase di vendita ma mia madre è venuta a mancare prima della conclusione della vendita. Gli eredi di mia mamma siamo io, mia sorella e mio padre e abbiamo già fatto la dichiarazione di successione rivolgendoci ad un CAF.
Adesso che si deve concludere la vendita l’agenzia immobiliare, tramite notaio che sta preparando le carte, ha detto che bisogna pagare una tassa di 400 euro per l’accettazione tacita per quanto riguarda l’eredità di nonna divisa per 6 (le sorelle compresa mia mamma) e inoltre io, mia sorella e mio padre dovremmo pagare altre 400 per l’accettazione tacita di quella di mamma. E’ giusto cosi? Non si potrebbe risparmiare e pagare le 400 una sola volta?
Va fatta un’accettazione tacita per ogni defunto
Buongiorno,
Sono figlio unico e mia madre, dopo la morte di mio padre, ha registrato un atto di rinuncia all’eredità presso il tribunale. Sono tenuto comunque alla trascrizione dell’accettazione tacita di eredità all’atto della vendita di un terreno di cui mio padre era proprietario nonostante la rinuncia all’eredità dell’unico altro erede?
Grazie
Certo
buongiorno, per l’accettazione tacita di eredità il notaio ha chiesto il certificato di morte e non ha accettato la “dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà per uso successione”
se è stata già accettata dall’agenzia delle entrate per la successione medesima perchè ora non dovrebbe andare bene?
grazie
F.P.
Sono cose diverse. Legga bene l’articolo e troverà la risposta
Buonasera,
io, mia sorella e mia mamma abbiamo ereditato da mio padre deceduto 2 anni fa una porzione di un immobile che lui aveva ereditato da una zia. Ora con tutti gli eredi della suddetta zia vorremmo vendere l’immobile. Il notaio sostiene che dobbiamo pagare due volte la trascrizione dell’accettazione tacita di eredità, una con gli altri eredi della zia e una solo noi tre per l’eredità ricevuta da nostro padre. Ma perché dovremmo pagare due volte?
E infine la trascrizione dell’accettazione tacita di eredità è necessaria anche in caso di donazione di un immobile?
Grazie mille, cordiali saluti
Il notaio ha ragione: i defunti sono due e quindi sono due le accettazioni.
Buonasera
Negli anni ’90 sono deceduti tre fratelli (di cui uno senza eredi) che avevano beni immobili in comune. Le dichiarazioni di successione sono state presentate senza intestare i beni sulla base delle disposizioni del CC ma sulla base degli accordi verbali intercorsi tra i soggetti deceduti e i loro eredi. Per semplificare io e mia madre risultiamo intestatari del 100% dell’immobile mentre, sulla base delle prescrizioni del CC, detto immobile dovrebbe essere solo al 50% ed il restante 50% agli altri parenti. L’immobile è sempre stato da noi utilizzato e, pertanto, acquisibile anche con usocapione e volevo sapere se ritenete possibile procedere alla sola trascrizione della dichiarazione di successione dato che sono passati più di 20 anni oppure se ritenete indispensabile un atto di divisione ereditaria con gli altri eredi. Spero di essere stato chiaro
Serve ovviamente atto di divisione e andrà pure rettificata la successione
Abbiamo ricevuto io, mia sorella e nostra cognata (vedova di nostro fratello) una casa in eredità da mia madre deceduta, con testamento olografo, nel quale ci indicava quali eredi; tale testamento e stato regolarmente pubblicato dal notaio e inserito nella successione (io sono la dichiarante della successione e della pubblicazione dell’atto). Dobbiamo rivendere questa casa e l’intermediario immobiliare ci ha detto che con probabilità sarà necessaria la dichiarazione tacita. Tale dichiarazione è necessaria farla singolarmente da ciascuno di noi o è sufficiente farne una x tutti e tre per ridurre le spese. Devo farla anch’io? deve farla solo nostra cognata non essendo nell’asse ereditario diretto? Premetto che nella successione nel quadro EH9 è barrato che nessun erede/legatario ha rinunciato alla eredità e che nell’atto di pubblicazione è specificato che io ……ritenendo di aver interesse alla successione della madre…….., richiede la pubblicazione………..richiede la pubblicazione………. Inoltre mia cognata, non essendo nell’ asse ereditario diretto ha pagato anche la tassa di successione.
il notaio farà una formalità a favore di tutti gli eredi e a carico del defunto.
GB
Se ci si basa sul dispositivo che “L’accettazione è tacita quando il chiamato all’eredità compie un atto che presuppone necessariamente la sua volontà di accettare e che non avrebbe il diritto di fare se non nella qualità di erede [460, 477, 478, 527, 2648]”, ad esempio la vendita del bene o il dare procura a un terzo per la vendita di un bene ereditario, si può affermare che questi atti sono sufficienti a determinare automaticamente l’accettazione tacita da parte dell’erede?
La risposta è positiva salvo precisare che in caso di atti immobiliari va data pubblicità e quindi la formalità della trascrizione è comunque dovuta.
GB
Buongiorno,
lo scorso 31/03 nostro padre è deceduto. Avendo contratto debiti nella sua precedente attività di imprenditore, da tempo non aveva più alcun bene intestato. Era possessore solo di un conto corrente bancario (di cui io e mio fratello, unici suoi figli e quindi parenti-eredi rimasti, siamo cointestatari), e intestatario di un’utenza gas. Al fine di tutelarci, in data 29/06 abbiamo proceduto, davanti a un Notaio, alla rinuncia all’eredità. Per tali motivi sono cortesemente a chiederVi:
– possiamo procedere alla chiusura dell’utenza gas suddetta, senza incorrere in un annullamento della rinuncia all’eredità fatta?
– sul conto corrente bancario è rimasta una cifra esigua: quale atto ci consigliate per svincolarci dallo stesso conto, senza incorrere in un annullamento della rinuncia all’eredità fatta? (ad esempio so che una chiusura del conto mi è stata assolutamente sconsigliata, consigliandomi, invece, di chiedere per me e mio fratello un recesso individuale dal contratto in essere, senza ovviamente movimento alcuno);
– in data 05/06 (quindi prima della rinuncia all’eredità) avevo depositato presso il comune di residenza la dichiarazione sostitutiva di atto notorio in cui indicavo me e mio fratello eredi del defunto papà: il documento era necessario per accedere alle informazioni bancarie del conto, ma non è mai stato da noi utilizzato/presentato alla banca/altri, nè il conto è mai stato da noi movimentato in alcun modo. Vi chiedo se tale documento possa interferire con la successiva rinuncia all’eredità fatta.
Grazie mille in anticipo, Cordiali Saluti.
Il suo caso concreto merita l’attenzione di un professionista che previo incarico le dia un parere su carta scritta.
GB
Buonasera,
mia madre, venuta a mancare lo scorso anno, ha lasciato a me e ai miei fratelli, una casa di proprieta’ e una porzione di eredita’ della casa della sorella, venuta a mancare pochi mesi prima di lei.
Le due case sono in province diverse
Al momento della vendita della casa di proprieta’ di mia madre abbiamo effettuato una accettazione tacita di successione. Il documento fa riferimento all’immobile in vedita ma, nella sezione D in fondo, recita esplicitamente “L’accettazione si intende per tutti gli immobili dell’eredita’”.
Adesso stiamo per vendere la casa di mia zia.
Il notatio rogante richiede che io e i miei fratelli si paghi, nuovamente, l’accettazione tacita della successione di mia madre, adducendo come motivo che gli immobili sono situati in province diverse.
E’ giusto quello che chiede il Notaio?
Grazie e cordiali saluti
VL
é corretto quanto detto dal notaio.
GB
Buonasera, a distanza di pochi mesi sono morte una signora e la sua anziana madre che avevano intestato un appartamento al 50%.
Lasciano come eredi 3 figli della signora e il marito separato non convivente della signora.
Il marito separato non convivente si è insediato nell’appartamento con l’intenzione di appropriarsene.
Quali documenti devono fare gli altri eredi per essere giuridicamente riconosciuti tali ?
E’ necessario prima contattare un notaio e fare una accettazione tacita con il certificato di morte delle due donne,
oppure basta che uno degli eredi presenti la dichiarazione di successione all’Agenzia delle entrate, e poi faccia la richiesta di voltura catastale ?
In pratica la domanda è: qual’è il documento da redigere per primo affichè gli eredi siano riconosciuti come tali e
per evitare che l’ex marito separato non convivente si appropri del bene ingiustamente ?
Devono accettare l’eredità espressamente davanti ad un pubblico ufficiale.
Resta inteso che il suo caso concreto necessità dell’ausilio di un professionista avvocato che possa aiutarla
GB
Avv. buonasera. Volevo porLe una questione. Io e mia sorella siamo eredi legittimi di nostro fratello (defunto, non sposato). A Gennaio 2019 abbiamo venduto uno dei due appartamenti, situati in un immobile di sua proprietà! All’atto della vendita abbiamo adempiuto alla formalità dell’accettazione tacita. Oggi, dovremmo vendere l’altro appartamento ad un nuovo acquirente! Ebbene lo stesso notaio ci richiede di adempiere alla formalità dell’accettazione tacita dato che la stessa è richiesta dalla banca che concede il mutuo al nuovo acquirente. È possibile mai che dobbiamo adempiere di nuovo alla stessa formalità per un appartamento sito nello stesso immobile? Grazie
Se riguarda un appartamento diverso è possibile
cordialità
Buonasera. In data 5 novembre 2020 ho venduto l’appartamento da me acquistato nel maggio 2003. Al momento del rogito, sono venuto a conoscenza che avrei dovuto produrre documentazione relativa alla trascrizione di accettazione eredità, poichè l’immobile in questione era stato frutto di una donazione del padre alle tre figlie venditrici che nel 2003 erano tutte in vita. Alla luce di ciò, gli eredi delle tre sorelle sono ancora in vita.
La mia domanda è: a chi spetta l’esborso della spesa sostenuta per la richiesta di tale trascrizione?
Generalmente le spese competono al venditore.
Cordialità
Buonasera
mio padre è morto 5 anni fa e non ha lasciato immobili intestati a sè.
Ora, essendo stato socio di una società a responsabilità limitata siamo state interpellate io le mie sorelle e mia madre, uniche erede, per ritirare dei soldi che lui aveva versato come capitale.
La mia domanda è se dobbiamo necessariamente richiedere un certificato di accettazione di eredità o se possiamo anche farne a meno di chiederlo
grazie
Tendenzialmente dovreste accettare l’eredità.
Si consulti con il professionista che sta seguendo la pratica
Bun giorno,
articolo molto chiaro e utili, ma mi rimane un dubbio. Io e i miei tre fratelli abbiamo ereditato una casa dalla morte di nostra madre. La trascrizione dell’accettazione tacita dobbiamo richiederla al notaio (scelto dall’acquirente) che gestisce la vendita e lo fa sempre in sede di vendita o va fatto prima? Dobbiamo prevedere tre trascrizioni (uno per fratello) con relativi costi o è un unico atto?
grazie
Si fa contestualmente alla vendita ed è sufficiente una singola trascrizione.
GB
Buonasera Avvocato, vengo ora a conoscenza di questa nuova disposizione, in caso di testamento olografo regolarmente pubblicato, per poter procedere all^ accettazione dell’eredità si devono presentare solo gli eredi universali, nominati o anche altri parenti (in questo caso un’altra sorella , parente diretto) , a cui non e ‘stato riconosciuto nessun immobile. Grazie Caterina
L’eredità può essere accettata solo dai parenti che hanno una “chiamata” ereditaria
GB
Salve,
ho avviato una pratica di mutuo per ristrutturazione su una casa acquistata nel 2017 con mutuo ipotecario.
Al momento della stipula la banca mi ha bloccato perché mancava l’accettazione tacita dell’eredità da parte del primo erede chiamato per comodità B.
Ho chiesto informazioni perchè io con il soggetto B non ho avuto rapporti in quanto lo stesso soggetto B ha venduto la casa ad un altro soggetto C il quale l’ha venduta a me.
Al momento dell’acquisto la banca mi ha concesso il mutuo ipotecario senza problemi mentre questo caso è sorto in fase di secondo mutuo per ristrutturazione.
Posso io soggetto estraneo accettare l’eredità per il solo motivo di creare continuità?
Deve fare incarico al notaio di fare l’accettazione tacita di eredità non fatta in forza dei precedenti titoli.
Cordialità
Salve vorrei partecipare all’acquisto di un immobile all’asta, cosa vuol dire la frase: Precisa il CTU che non risultano trascritte le accettazioni delle
eredità di cui alle successioni dei signori ———– e ———- da parte degli eredi, danti
causa dell’esecutato.
Preciso che l’immobile è stato acquistato dall’esecutato con atto del giugno 2000
Grazie
Senza documentazione integrale non sono in grado di darle una risposta.
Parrebbe manchi l’accettazione tacita di eredità relativa a precedenti acquisti.
Cordialità
Buongiorno, ho acquistato un immobile da C, che ha comprato da B erede di A.
Ho acquistato e fatto mutuo ipotecario senza problemi.
Al momento della ristrutturazione in via di ipoteca di 2 grado mi hanno fatto notare che non si può andare avanti perchè manca l’accettazione tacita dell’eredità da parte di B.
E’ possibile che io D possa effettuare questa accettazione e fami carico dei costi di soggetti a me sconosciuti? con quale diritto posso accettare una eredità di soggetti sconosciuti? Si può ovviare a questo atto? grazie
Sono proprietario di 1/3 della casa in cui vivo che era originariamente solo di mio padre. Dopo il suo decesso, mia madre e mio fratello hanno eredità un 1/3 ciascuno. Ora vorrei comprare le quote sia di mia madre che di mio fratello con atto notarile.
Mi è stato riferito che tra le incombenze c’è l’accettazione dell’eredità tacita che ha un costo che si aggira sui 500 euro, come chiaramente indicato nell’articolo. Mia madre e mio fratello – soltanto loro due, non io che compro – così accettano l’eredità di mio padre. Si riferisce al solo immobile o all’intera eredità?
In questa alienazione, mi pare di aver capito che il notaio può omettere la trascrizione dell’accettazione tacita di eredità con la dispensa delle parti.
Però da mio padre abbiamo ereditato anche due appezzamenti di terreno più le quote di altri due immobili in comuni diversi, di province diverse (due conservatorie). Sino ad ora non siamo riusciti a venderli, nemmeno a regalarli. Qualora però riuscissimo a trovare un acquirente, mi pare di aver capito che dovremmo fare di nuovo l’accettazione di eredità (mia madre, mio fratello e questa volta anch’io). Da pagare quindi altri 500 euro?
Perciò si è pensato di fare un’accettazione dell’eredità espressa in cui mia madre, io e mio fratello accettiamo terreni e immobili per intero e dopodiché si vedrà il da farsi. Questa procedura è solo per fare le cose una volta per tutte, senza di volta in volta buttare soldi. Pensate sia giusto come ragionamento? Suggerimenti in merito?
Che sappiate, c’è differenza di costi tra un’accettazione tacita e una espressa?
Può inserire anche gli altri immobili ereditari: si faccia consigliare dal notaio che ha in carico la sua pratica.
L’accettazione espressa generalmente è più onerosa rispetto all’accettazione tacita: anche su questo punto si faccia consigliare dal notaio che gestisce la sua pratica.
Cordialità
Devo vendere un immobile ricevuto in eredità di cui sono divenuto unico proprietario a seguito di atto di divisione notarile. Devo comunque fare l’accettazione tacita dell’eredità prima della vendita?
Certo ma in forza della divisione e non in forza dell’atto di vendita
Buongiorno. io e mia nonna abbiamo ereditato da mio nonno deceduto 5 anni fa un terreno agricolo. Successivamente 3 anni fa è deceduta anche mia nonna ed io ho ereditato l’intera proprietà del terreno.
Ora sono in procinto di vendere il terreno in oggetto…qualcuno mi dice che dovrò pagare due volte la trascrizione dell’accettazione tacita di eredità. una per ciascuna successione avvenuta.
Stanno realmente così le cose?
grazie
Una accettazione tacita per ogni defunto.
Cordialità
Francesco 2 ottobre 2020
Devo vendere 1/6 di un immobile e di appezzamento di terreno , avuto in eredità nel 2006,a mio fratello , devo necessariamente fare l’accettazione tacita dell’eredità prima della vendita?
La risposta è positiva, salva dispensa da parte di chi compra.
Cordialità
Buongiorno, mio fratello mi ha nominato erede universale con un testamento pubblico e ha legato alla compagna un importo e la casa di abitazione. Ha lasciato alla compagna anche quello che avanza nel conto corrente cointestato. Successivamente mio fratello corregge il testamento pubblico con un testamento olografo dove lascia ogni propria somma restante alla scrivente. La compagna rinuncia al diritto di abitazione con atto pubblico e l’eredità è stata trascritta al catasto (quindi anche la casa). La scrivente deve vendere la casa alla confinante ma il notaio che deve fare il rogito si rifiuta perchè vuole una dichiarazione pubblica in cui la compagna dichiari che nulla ha più da pretendere. Si segnala che ill legato in denaro e l’importo che risultava cointestato è stato dato ma le liberatorie sono atti privati.
Cosa devo fare?
Per capire esattamente la posizione del notaio bisognerebbe studiare la pratica.
Con gli elementi da lei dati parrebbe che il consenso richiesto non sia necessario.
Cordialità
Salve. Grazie per il serivzio che fate. Volevo una delucidazione.
Una sorella di mia nonna materna (morta nel 2005) ha lasciato un testamento olografo in cui cedeva a mia madre la nuda proprietà di un immobile e di alcuni appezzamenti di terra. L’usofrutto restava comunque ad una altra sorella di mia nonna (lei deceduta nel 2015). La dichiarazione di successione in seguito al testamento olografo(aperto nel 2005) è stata perfezionata dopo la morte della sorella, nel 2015.
Nel 2017 è deceduta mia madre senza lasciare testamento ed è stata fatta regolare successione, che logicamente comprendeva anche la parte lasciata in eredità tramite il testamento sopra citata.
In comune accordo io e mia sorella ora abbiamo deciso di vendere l’immobile e di donare gli appezzamenti di terra ad un nostro parente.
Il notaio che sta gestendo la vendita e la donazione (che peraltro è lo stesso che ha aperto il testamento olografo sopra citato) mi sta richiedendo 3 accettazioni tacite di eredità, per un totale di 750 euro.
Da quel che mi risulta l’accettazione dell’eredità NON è necessaria nel caso di successioni legittime (quindi tra mia madre e me e mia sorella), mentre nelle successioni testamentarie sarebbe necessario, ma essendo il testamento vecchio di 15 anni potrebbe non essere più necessario. Chi ha ragione?
Grazie per la delucidazione
Ha ragione il notaio che ha basato il suo ragionamento sul disposto di cui all’art 2648 c.c. che non distingue tra successioni legittime e testamentarie.
Cordialità
Buongiorno.
Mia moglie con i suoi tre fratelli, devono vendere una casa avuta in eredità, per la prima metà dal padre, morto nel ’97, per la seconda metà dalla madre mortas due anni fa.
Possono fare un’unica trascrizione per ogni successione, o ne devono fare una per ciascun erede?
Per la parte avuta dal padre, essendo passati più di 20 anni, è necessario fare la trascrizione della successione?
Le accettazione tacite da fare sono due: una per ciascun defunto.
In riferimento al defunto che è mancato da più di 20 anni è diffusa la prassi secondo cui la formalità non è dovuta.
Cordiali saluti
buongiorno,
nel 2017 ho presentato autonomamente la dichiarazione di successione a mio padre deceduto (senza testamento) di due immobili e un piccolissimo terreno, divisi 50% a mio fratello e 50% a me ( mia madre aveva rinunciato all’ eredità) e successivamente ho provveduto alla voltura catastale.
Ora in occasione dei documenti da presentare per l’ agevolazione ecobonus 110% ho letto che la banca richiede il certificato di proprietà dell’ immobile.
Vorrei chiedervi in base alle operazioni che ho fatto se posso ottenere questo certificato o è necessario il passaggio di trascrizione tacita dell’ eredità nei pubblici registri immobiliari.
Serve l’atto di acquisto in forza del quale il defunto acquistò l’immobile (o il terreno sul quale è stato edificato l’immobile).
A rigore dovrebbe accettare l’eredità espressamente.
Cordiali saluti
Buongiorno
mio padre alla sua morte ha lasciato a me e mia madre un immobile adesso dovrei intestarmelo con conseguente donazione da parte di mia madre del suo 50% mi dicono che devo fare il certificato di accettazione ma e’ obbligatorio in questo caso?
Opportuno fare l’accettazione tacita di eredità.
I miei clienti devono stipulare un atto di vendita per la cessione di alcuni terreni pervenuti tramite dichiarazione di successione testamentaria derivata da testamento pubblico registrato dall’archivio notarile pertanto mi chiedevo e comunque necessario fare l’accettazione dell’eredità prima di stipulare la vendità?
cordiali saluti
L’accettazione tacita di eredità avviene stipulando l’atto di vendita e a tal fine va consegnato al notaio il certificato di morte.
Se la parte decide di accettare l’eredità in modo espresso (decisamente più costoso) prima dell’atto va sempre esibito il certificato di morte nonché l’atto testamentario dell’archivio notarile.
Guido Brotto
buongiorno, io e mia sorella siamo proprietari di un terreno agricolo che ci è pervenuto per successione di nostra madre, deceduta nel 2013, la quale a sua volta lo aveva acquistato dalla madre nel 1975. La denuncia di successione è stata regolarmente eseguita e dal catasto risultiamo legittimi proprietari del bene. Siamo in trattativa per vendere il terreno suddetto, ci è stato detto però che al momento dell’atto dobbiamo fare anche la trascrizione della successione tacita, con atto che deve fare il notaio e quindi con relativo costo a nostro carico. è vero?
Se legge l’articolo potrà constatare che nel suo caso la formalità è dovuta.
Guido Brotto
buongiorno,
de cuius deceduto nel 1997, successione fatta nel 2007. Oggetto di successione un solo immobile. Non risulta alcuna accettazione espressa. Esecuzione immobiliare del 2020 contro uno dei “proprietari” che ha ricevuto in eredità 1/4 dell’immobile. Il Giudice chiede la trascrizione dell’accettazione dell’eredità. Non si hanno atti dispositivi del bene. Actio interrogatoria oltre i 10 anni è fattibile e/o produttiva di effetti? Sarebbe possibile procedere con la trascrizione dell’accettazione tacita, sulla base del possesso dei beni, in quanto il debitore-erede è stato residente dal 1997 al 1998 in quell’immobile? Grazie
Se non è possibile procedere alla trascrizione dell’accettazione tacita di eredità, il giudice ordinerà l’accertamento della qualità di erede.
GB
Salve. Io, mio zio, mia sorella e i miei cugini siamo eredi di un immobile derivato dalle mie zie. Una delle due zie, proprietaria della casa, vedova senza figli, con testamento olografo ha designato l’altra zia sua erede universale. Poco dopo la morte della prima, anche quest’ultima (nubile e senza figli) è morta nel possesso del bene (abitava con la prima nella stessa casa), avendo proceduto alla pubblicazione del testamento, ma non alla successione.
A questo punto siamo subentrati noi, che abbiamo presentato una doppia successione (dalla prima zia alla seconda e dalla seconda a tutti noi), accettando l’eredità della seconda con beneficio d’inventario e relativa trascrizione, a causa della presenza tra di noi di un interdetto.
Ora siamo in procinto di vendere il bene. Il notaio potrebbe chiederci di procedere alla trascrizione anche dell’eredità della prima zia, pur essendo destinata alla seconda e pur essendo intervenuta la nostra accettazione trascritta dell’eredità della seconda? E se sì, si dovrebbe fare una nuova accettazione con beneficio d’inventario anche per la prima zia?
Grazie per la pazienza con cui risponderete a questi complicati quesiti.
Il caso delineato è piuttosto arzigogolato e senza documentazione alla mano è difficile dare una risposta in concreto.
Diciamo così, su due piedi, il notaio incaricato potrebbe chiedere la trascrizione dell’accettazione tacita della prima zia.
Sono certo che il notaio incaricato, carte alla mano, le saprà indicare la corretta via.
GB
Buongiorno ho acquistato circa 18 anni fa un appartamento e ho acceso un mutuo per l’evento. Con la banca che mi ha rilasciato il primo mutuo ne ho acceso un secondo con 2 ipoteca per ristrutturazione; tutti gli atti di vendita e i 2 mutui sono stati redatti dallo stesso notaio da me scelto. Ho attivato la procedura di surroga del mutuo presso altro istituto. Durante le verifiche eseguite dal notaio incaricato dall’istituto surrogante ha rilevato la mancanza della trascrizione dell’accettazione dell’eredità.
Il notaio che mi ha redatto i primi atti asserisce:
“a riscontro precedente Sua significhiamo che la formalità relativa alla trascrizione dell’accettazione tacita di eredità non era stata eseguita, non per mancanza dello Studio, ma in quanto perché alla data di stipula dell’atto di compravendita, per prassi Notarile in uso presso il Collegio Notarile di Mantova, trattavasi di formalità non richiesta (necessarietà di tale adempimento introdotta solo successivamente).
A conferma di quanto indicato la circostanza che nulla era stato eccepito allo scrivente Studio rispettivamente dalla Banca Popolare di Verona e Novara e Banca Popolare di Verona S. Geminiano e S. Prospero in sede di istruttoria ed erogazione dei precedenti mutui.
Pertanto detta formalità potrà essere eseguita, a Sua cura e spese, dallo Studio Notarile incaricato per l’atto di surroga”
è corretta la risposta o mi trovo nella situazione nel quale si potrebbe richiedere l’annullamento dell’atto?
saluti
La risposta del collega è corretta.
Quindi deve semplicemente procedere alla formalità di trascrizione dell’accettazione tacita di eredità con dei costi relativamente modesti.
Cordiali saluti
GB
“Tacitamente, quando il chiamato all’eredità compie un atto che fa presupporre, senza incertezze, la sua volontà di accettare e che non avrebbe comunque potuto compiere se non avesse assunto la qualità di erede”
Leggo che la dichiarazione di successione non è espressione di volontà di accettazione.
Ma il pagamento di imposte locali spettanti ai proprietari e/o la dichiarazione IMU non costituiscono volontà?
Oppure un contratto registrato di cessione in comodato gratuito al figlio?
Se no, mi potrebbe fare qualche esempio di volontà di accettazione tacita?
Grazie
Gli adempimenti fiscali non determinano mai accettazione tacita di eredità
Secondo molte sentenze costituisce accettazione tacita di eredità la voltura in catasto della successione e atti dispositivi dei beni ereditari.
A mio avviso un comodato costituisce accettazione tacita di eredità
GB
Buongiorno,
Volevo gentilmente porle all’attenzione il mio caso, quasi 10 anni fa ho comprato un appartamento da un signore e oggi ho deciso di rivenderlo, ma al momento dell’atto mi è stato detto che non è possibile venderlo a causa di una discontinuità delle trascrizioni per via di una mancata trascrizione di una persona morta 50 anni fa!!
Per riassumere
A passano 50 anni e no trascrizioni e vende a B(magari ce n’è più di uno di acquirenti non so)
B vende a C(io)
C (io) vendo a D.
E’ vero che la banca può rifiutarsi di dare un mutuo per una mancata trascrizione?
Ma quello che mi interessa sapere se è un problema insormontabile e irrisolvibile tanto da non fare l’atto? la discontinuità delle trascrizioni una volta identificata può in qualsiasi maniera essere sanata o regolarizzata?
Cordiali saluti
Nicola
Esiste una tesi secondo la quale la trascrizione dell’accettazione tacita vada fatta in ogni caso e, quindi, anche al suo.
E’ possibile superare l’ostacolo eseguendo la trascrizione tardiva.
Ciò le consente di risolvere il suo problema e vendere l’immobile.
GB
Buongiorno, una domanda.
Sono in procinto di surroga di un immobile acquistato nel 2015. Il notaio nella relazione preliminare dice che manca la continuità delle trascrizioni in merito all’immobile, per la mancata trascrizione dell’accettazione tacita dell’eredità a favore dei due figli. Io però non ho acquistato da loro ma da altro proprietario che a sua volta nel 2009 aveva acquistato da loro. Possibile che 4 notai (2 per i rogiti e 2 per mutui) non abbiano sollevato precedentemente il problema? Ne avevano obbligo di verifica? Come si potrebbe risolvere la situazione?
Grazie
Un cordiale saluto
Buongiorno, una domanda.
Sono in procinto di surroga di un immobile acquistato nel 2015. Il notaio nella relazione preliminare dice che manca la continuità delle trascrizioni in merito all’immobile, per la mancata trascrizione dell’accettazione tacita dell’eredità a favore dei due figli. Io però non ho acquistato da loro ma da altro proprietario che a sua volta nel 2009 aveva acquistato da loro. Possibile che 4 notai (2 per i rogiti e 2 per mutui) non abbiano sollevato precedentemente il problema? Ne avevano obbligo di verifica? Come si potrebbe risolvere la situazione?
Grazie
Un cordiale saluto
Lorenzo
ESSENDO DIVENTATO EREDE LEGGITTIMO DI UN PATRIMONIO, AI FINI FISCALI COME MI DEVO COMPORTARE SE A TUTTOGGI NON HO ACCETTATO LEREDITA?
Se ha il possesso dei beni ereditari è erede e quindi si dovrà comportare come proprietario dei beni
Buonasera.
Mia moglie è coerede con altri 5 di immobile che verrà venduto a giorni. Il notaio rogante ha giustamente informato tutti dell’ obbligo dell’ accettazione tacita di eredità (non fatta precedentemente da nessuno) . Il costo richiesto di € 550 viene applicato per “ogni successione in essere come provenienza”, dunque se ne dedurrebbe che ogni coerede dovrà pagare singolarmente detta cifra e , come nel caso di mia moglie e la sorella (sostitute della madre defunta prima del decuius-fratello) , non potrà essere suddivisa. Mi si da conferma ? Se si viene da pensare che la cifra finale di ben 3300 € sia veramente eccessiva (6 coeredi).
Grazie mille, buon lavoro
Generalmente la formalità è unica per ogni successione a prescindere dal numero degli eredi.
Cordialità
Buonasera.
Io e mia sorella abbiamo ereditato dai nostri genitori alcuni immobili siti in due Regioni differenti.
Abbiamo venduto un primo immobile ed il notaio ci ha fatto pagare l’accettazione tacita di entrambe le successioni (mamma e papà erano in comunione di beni).
Abbiamo venduto un altro immobile sito nell’altra Regione ed il notaio ci ha detto che dobbiamo pagare nuovamente l’accettazione tacita.
Per vendere un terzo immobile, dovremmo pagare nuovamente l’accettazione tacita oppure, visto che già trascritta nelle conservatorie di entrambe le Regioni, no?
Grazie
Se la nota di trascrizione comprende tutti gli immobili non serve.
Salve. Ho venduto un immobile ereditato da mio padre diversi anni fa tramite agenzia. Da accordi con agenzia non avrei dovuto pagare altre somme (oltre ai costi pattuiti con l’agenzia). Effettuato il rogito, dopo qualche giorno, mi contatta il notaio (sempre seleziona dall’agenzia) che mi chiede 500 euro per la trascrizione dell’accettazione dell’eredità. Tengo a precisare che neanche il notaio mi aveva preanunciato la richiesta all’atto del rogito. Mi sembra molto scorretto, che debba scoprire questi oneri occulti a rogito avvenuto. E’ normale?
Buongiorno,
in caso di provenienza ereditaria e in assenza di accettazione espressa precedente sono oneri dovuti.
Cordiali saluti
Buongiorno chiedo scusa per il disturbo ,
mia moglie ha ereditato con testamento olografo un piccolo scantinato .
Il testamento olografo risale a molti anni or sono .
Il notaio ha fatto il”verbale di pubblicazione di testamento olografo ” nel 2015.
Ora vuole venderlo e l’impiegato del notaio dice che per vendere bisogna fare l’accettazione tacita 2648 c.c.
Che cos’è questa cosa ?
ringrazio anticipatamente per la risposta.
Buongiorno,
la trascrizione dell’accettazione tacita di eredità è ben illustrata nel mio contributo che trova al seguente indirizzo http://www.officinanotarile.it/accettazionetacitaeredita/
Lo legga e troverà la sua risposta.
Le anticipo solo che il notaio è nel giusto.
Cordiali saluti
Buongiorno. Ho ereditato un immobile e due box in seguito alla morte di mia madre. Ho venduto il primo box ed ho effettuato la dichiarazione tacita di eredita’. Poi ho venduto l’immobile e non mi e’ stata richiesta. Ora mi appresto a vendere l’altro box ma in questo caso la dichiarazione tacita di eredita’ mi sara’ richiesta dal notaio.
E’ stato troppo fiscale quest’ultimo e troppo superficiale quello precedente? Esiste una discrezionalita’ da parte del notaio nel richiedere o meno la accettazione tacita di eredita’? Specifico che tanto l’immobile quanto i due box facevano parte della medesima successione. Grazie.
Se già presente la trascrizione dell’accettazione tacita di eredità in una conservatoria, esiste una tesi secondo cui questa valga anche per gli immobili non indicati nella relativa nota di trascrizione.
Probabilmente il secondo notaio ha seguito questa tesi.
Due fratelli hanno ereditato per successione due immobili siti in regioni diverse, ne e’ stato venduto uno con trascrizione accettazione tacita, uno dei fratelli
vuole acquistare la quota dell’altro fratello senza trascrizione accettazione tacita, puo’ in futuro vendere l’immobile essendo trascorsi 20 anni dalla
morte dell’unico genitore proprietario senza trascrizione accettazione tacita? Inoltre quali rischi si corrono in questi 20 anni senza aver fatto la trascrizione?
Grazie.
Secondo la tesi più diffusa non è necessaria la formalità nel caso siano trascorsi più di 20 anni.
Nel caso di mancata esecuzione della formalità è quello di far perdere l’immobile venduto al terzo acquirente, nel caso l’erede apparente sia soccombente in un’azione di petizione ereditaria da parte dell’erede vero.
cordialità
gb
Buongiorno. Il mio nonno è venuto a mancare lasciando in eredità librette di deposito bancarie e conti correnti. In più aveva due quote del 50% all’interno di due s.r.l. Come si deve comportare mia madre, considerando che ha un altro fratello?.
Fra pochi giorni saranno 3 mesi dalla sua morte e ho letto a proposito dell’accettazione automatica dell’eredità decorsi 90 giorni.
Come ci si deve comportare? Sia in relazione ai c/c e sia in relazione alle quote societarie.
L’acquisto “automatico” avviene solo nel caso di possesso dei beni ereditari.
Entro 12 mesi dalla morte deve essere fatto la dichiarazione di successione e per le quote di SRL va letto lo statuto per capire se esse vadano liquidate ovvero se gli eredi subentrano nella titolarità delle quote.
Contatti il suo notaio di fiducia per espletare le formalità o scriva su lecco@officinanotarile.it
Cordiali saluti
GB
Buongiorno. Su area fabbricabile ereditata nel 1975 da mio padre, io, in qualità di unico erede, ho realizzato un immobile bifamiliare in forza di regolare concessione ediliza del 1979. Ora devo vendere una delle due UU.II. realizzate. Devo trascrivere l’accettazione tacita dell’eredità relativa al solo terreno (posto che il fabbricato oggetto della compravendita è stato da me realizzato), e malgrado siano passati più di venti anni dall’apertura della sucessione?
Inoltre, nel 1985, ho venduto un altro immobile caduto nelle medesimo asse ereditario di cui sopra; ne seguì un accertamento fiscale ai fini dell’INVIM, avverso il quale proposi ricorso. Nelle more dell’isrtruttoria del ricorso, entrò in vigore la norma secondo cui non si doveva dar corso ad accertamento se il valore dichiarato in atto fosse stato uguale o superiore a cento volte la rendita catastale. Poicè ricorreva tale circostanza, il ricorso venne archiviato d’ufficio. Chiedo se il ricorso contro un accertamento di valore relativo ad un’imposta derivante dalla vendita di un bene caduto in successione costituisce di per se tacita accettazione dell’eredità. Grazie.
La materia fiscale generalmente non dà luogo ad accettazione di eredità
Buongiorno, Caio nel 2012 in vita esegue un testamento pubblico nominando unico erede il nipote, tralasciando di elencare la sorella anchessa in vita, Caio nel 2016 muore e il nipote esegue il verbale di passaggio di testamento pubblico nel fascicolo degli atti tra vivi nel 2016, la sorella di Caio può impugnare il testamento, e se si entro quale anno ?
La sorella non è legittimaria quindi non ha diritto ad agire in riduzione.
Salve,
mia madre deve vendere la casa di mia nonna (madre di mia mamma), e il notaio ha chiesto l’accettazione tacita di eredità, ma chiedo se va fatta pur avendo già una “Rinunzia pure e semplice ad eredità” di un notaio oltre a una “Dichiarazione di successione”, comprensiva di “Dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà”,
Grazie
Se la madre vende la casa di sua nonna significa che non può aver rinunciato all’eredità.
Delle due l’una:
1) se erede deve fare l’accettazione tacita di eredità;
2) se ha rinunciato all’eredità non può vendere
Salve, la Banca ha come debitori la figlia (debitore principale) e la madre (fideissore). La banca per un proprio credito vuole iscrivere ipoteca sul bene immobile della mamma fideiussore che è in comunione legale col marito che è deceduto. Ora, la madre e la figlia non vogliono trascrivere l’accettazione di eredità e quindi la banca non può iscrivere ipoteca sull intero bene immobile ma solo sulla quota del 50% della madre.
Come si può tutelare la Banca? Può in qualche modo sostituirsi ai due debitori e far trascrivere l’eredità per poter cos’ iscrivere ipoteca sull ‘intero immobile?
Grazie
E’ necessario trascrivere l’accettazione tacita di eredità
Sto anche io per vendere un’abitazione dopo averla ereditata. Siamo in 3. Io, mia Sorella e la moglie di mio Fratello defunto. Il Notaio di chi comprerà l’immobile, mi chiede la trascrizione di successione. Ne chiede 3. Mi potreste dire gentilmente quali documenti servono da portare per fare queste trascrizioni? Eventualmente si può andare al Tribunale per farle da solo affinchè possa risparmiare con le spese? Grazie
buongiorno. ho venduto unitamente a mio fratello, la vecchia casa della mamma incassando così il 50% del prezzo. con la vendita è sta trascritta anche l’accettazione tacita dell’eredità
ho poi rinvenuto uno scritto della mamma, datato e sottoscritto, con il quale la stessa intende lasciare a me l’intero immobile in quanto mio fratello ha potuto studiare ed io no.
tenuto conto della legittima spettante a mio fratello, e ci mancherebbe, posso chiedere allo stesso di riconoscermi la parte di prezzo corrispondente al valore della quota disponibile che la mamma mi ha riservato con il testamento rinvenuto successivamente?
grazie per la risposta.
Gaio
Buonasera le scrivo per avere un chiarimento su una situazione un po’ complessa.
Nel 1975 è venuto a mancare mio nonno lasciando la sua quota di eredità (1/6 della casa di famiglia e di due cantine non adiacenti) a mia madre e mia nonna.
Nel 1976 è stata fatta regolare successione.
Nel 2002 è venuta a mancare mia nonna e mia madre è divenuta erede di questo sesto di eredità.
Nel 2011 è stata venduta una cantina con la conseguente accettazione tacita di eredità.
Mentre nel 2012 è stata venduta la casa.
Ora che siamo nel 2020 e in procinto di vendere l’ultima cantina ci viene richiesta l ‘accettazione dell’eredità di mio nonno? Ma come è possibile?
Grazie in anticipo!
In un’avviso di vendita di un’immobile all’asta, il Giudice scrive: manca la continuità delle trascrizioni per mancata trascrizione delle accettazioni tacite di eredità dell’esecutato nei confronti dei comproprietari deceduti.
Con quali garanzie posso affrontare l’asta?
Grazie
Buongiorno, sono in procinto di vendere uno degli immobili ricevuti in eredità (2 nella Conservatoria di Roma ed 1 nella Conservatoria di Civitavecchia). Non ho capito bene quante accettazioni di eredità devono essere fatte data la situazione degli immobili sopra indicati.
Alla morte di mio zio (marito della sorella di mia madre e proprietario per acquisto degli immobili) nel 2005, non avendo figli, gli immobili, sono stati ereditati dalla moglie, da una sorella vivente e dai figli di una sorella deceduta. Per la moglie, interdetta, sotto la mia tutela, è stata fatta in tribunale, con istanza del giudice, l’accettazione dell’eredità con beneficio di inventario.
Alla morte della zia interdetta (sorella di mia madre), la quota dell’eredità a lei spettante è stata suddivisa fra mia madre e le altre due sorelle. Quest’ultime, senza figli, davanti ad un notaio hanno effettuato la rinuncia dell’eredità e di conseguenza tutto il patrimonio della zia deceduta è andato a mia madre.
Nel 2019 è deceduta anche mia madre e quindi, essendo io figlia unica, ho ricevuto in eredità gli immobili di cui uno oggetto della vendita.
Nel frattempo, è deceduta anche la sorella vivente di mio zio e di conseguenza ora la sua parte è di proprietà della sua unica figlia.
Quindi i venditori sarebbero: i nipoti (che hanno ereditato l’immobile da mio zio), una nipote (che ha ricevuto in eredità dalla madre il bene) e me stessa (per il quale il bene è passato per diverse eredità e rinunce di eredità).
Sicuramente dobbiamo replicare l’atto nelle due Conservatorie, ma per ciascuna Conservatoria, quante ne dobbiamo effettuare? Dato che l’asse ereditario di ciascun venditore è diverso vale sempre il fatto che ne possiamo fare solo una poiché ci costituiamo insieme per vendere un bene ereditario?
Grazie
Ogni defunto dà origine ad una trascrizione per ciascuna conservatoria.
A successione avvenuta e registrata, controllando la documentazione ed in particolare il numero di particella dei terreni, ho riscontrato che manca il numero di particella di un terreno da sempre realmente posseduto e lavorato dalla mia famiglia, che è stato assegnato ad altra persona. Nel contempo mi è stato assegnata una particella di un terreno vicino, da sempre posseduto e lavorato da quella stessa persona . Cosa fare per scambiare le due particelle e attribuirle nelle visure catastali agli effettivi proprietari? Grazie in attesa di risposta .
Se l’errore nasce dalla dichiarazione di successione, dovrà presentare una dichiarazione di successione in rettifica e con quella aggiornare il catasto.
Buongiorno volevo sapere se la ricevuta del comune dove si evince che il titolare sig x ha dato in comodato al signor y, quindi si e’ comportato da proprietario costituisce prova di accettazione tacita dell’ eredità per il signor x.
Grazie
Salve, da che momento è possibile iscrivere un’ipoteca giudiziale su un immobile per cui è stata presentata la denuncia di successione ?
Il creditore può forse accettare l’eredità per conto del debitore ?
La risposta alla domanda che mi pone presuppone la conoscenza di altri elementi del caso concreto a me non noti.
Devo vendere un appartamento nei due passaggi precedenti non è mai stato fatto il tacito consenso è possibile obbligare l’ultimo che ha venduto 18 mesi fa ha fare il documento mancante .Grazie
Non vi sono obblighi normativi cogenti
Buongiorno,
cosa avviene in questo caso?
A e B sono intestatari del bene trascritto (1987)
B muore e lascia eredi A, C e D (1994)
A (1/2+quota eridaria) ,C (quota ereditaria) e D (quota eriditaria) vendono a E senza trascrivere l’accettazione dell’eredità (2002)
E vende a F trascrivendo (2012)
F vende a G trascrivendo. (2018).
Qual’è la situazione di F e G, hanno una qualche forma di tutela?
Grazie
va fatta la trascrizione dell’accettazione tacita di eredità in forza dell’atto con il quale E ha acquistato il bene ereditario.
si ok.
ma essendo trascorsi 20 anni dalla morte del de cuius, ed essendo trascritti gli atti di F e G, questi sono tutelati?
nel testo c’è scritto che la trascrizione andrebbe fatta 20 dalla morte. Il terzo non è tutelato?
Grazie
Buona sera devo vendere un terreno ché a sua volta ho acquistato dai miei cognati compreso mio marito avuto in eredita; il notaio mi ha chiesto per poter vendere l’accettazione dell’eredità guardando nei documenti ho trovato nota di trascrizione verso l’agenzia delle entrate potrebbe essere valido per poter concludere là vendita. Grazie per une risposta
nei vari commenti non ho letto nessun caso che esplicitamente esenti dall’atto di “accettazione tacita”.
Riferendosi specificatamente al caso in cui oggetto dell’eredita sia un immobile (la prego di citare qualche es.), in quali casi non sono obbligato a fare l’atto per l’accettazione dell’eredita?
Ho trovato un commento all’art. 476 cc che qui riporto, dal quale sembrerebbe, che qualsiasi azione che confermi l’oggettivo utilizzo dell’immobile, ne sottintenda l’accettazione, e quindi ne esenti dalla redazione di un atto notarile.
Sono un CdL, mi è capitato di preparare il modello per la successione, quindi sono preoccupato per non aver messo a conoscenza il mio cliente X, di quest’obbligo, che invece interpretavo più circostanziato a casi particolari.
“2) Costituiscono esempi di accettazione tacita i seguenti atti: il pagamento da parte del chiamato dei debiti ereditari con denaro dell’eredità, il compimento di atti di disposizione di beni ereditari, la presentazione della domanda giudiziale di divisione ereditaria e le volture catastali dei beni appartenenti al de cuius. Si vedano, inoltre, gli artt. 477 e 478 del c.c..
Al contrario non rientrano tra gli atti a cui si può attribuire tale valore quelli conservativi, di vigilanza e di ordinaria amministrazione di cui all’art. 460 del c.c. (es. la denuncia di successione e il pagamento della relativa imposta).”
Gentile sig. Aldo,
la questione non è l’acquisto ereditario che può avvenire in diversi modi (anche per legge: si pensi al caso del possesso dei beni ereditari per più di tre mesi). Qui si discute sulla necessità di trascrivere l’accettazione di eredità.
Per evitare l’evizione del bene a carico dell’acquirente di un immobile ereditario è necessaria la trascrizione dell’accettazione di eredità (espressa o tacita che sia).
La compilazione della successione, con annessa voltura catastale, ha un valore meramente fiscale e non ha alcun connotato civilistico. Per questo motivo va al di fuori del perimetro della sua prestazione professionale.
Nel caso il suo cliente voglia vendere l’immobile ci penserà il notaio ad illustrare le motivazioni per le quali si rende necessario trascrivere l’accettazione di eredità.
Saluti
GB
Vorrei precisare che fatta eccezione per la pubblicazione del testamento io e mia sorella non abbiamo fatto nessuna dichiarazione di successione, nè voltura, nè pagato alcuna imposta relativa a quest’eredità.
Buonasera,
Io e mia sorella siamo uniche eredi di mia zia, morta vedova e senza figli, abbiamo fatto pubblicare al notaio il testamento olografo della defunto , nel quale ci nomina sue eredi, solo in seguito abbiamo scoperto che per la casa avremmo dovuto ereditare non era mai stata effettuata la voltura catastale da mio zio (deceduto nel 200) a mia zia (deceduta nel 2019) possiamo dunque alla luce di ciò considerare la casa come non facente parte dell’eredità di mia zia e non diventarne proprietarie?
Grazie
La mera assenza di voltura non blocca la successione del bene.
Quindi vanno fatte delle ispezioni ipotecarie per stabilire la proprietà del bene.
Dia incarico al suo notaio di fiducia per approfondire la questione
Nel 2001 e’ deceduto mio fratello essendo scapolo gli unici eredi legittimi erano i fratelli..
E’ stata fatta regolare successione e nel frattempo sono stati venduti dei terreni.
Ora dall’acquirente dei terreni ci viene richiesta la trascrizione tacita dell’eredita’.
Visto che tale normativa e’ obbligatoria solo dal 2010 vorrei sapere se siamo oggligati a farla.
Gradirei dei chiarimenti in merito. Grazie
Si è obbligata a fare l’accettazione tacita di eredità
Siamo 2 fratelli coeredi al 50% ciascuno di proprietà ereditate dai genitori e site in province differenti.1 successione 1993 e 2 2011.regolari successioni e trascrizioni catastali. Volendo ora vendere 1 proprietà,dobbiamo fare accettazione tacita di eredità? Esiste un modo economico x eseguire questa procedura un’unica volta x tutte le proprietà , anche se site in province diverse o va fatta ogni volta che vendiamo qualcosa?
La trascrizione è dovuta per ciascuna conservatoria (nel suo caso sono due).
Salve , Mio nonno è morto nel Gennaio 1998 , ha fatto un testamento ma lo stesso è stato impugnato , dopo una lunga causa civile , terminata nel 2016 con lAppello, a mia madre sono finalmente arrivati gli immobili dell’eredita. Oggi vorremmo vendere alcuni di essi . Gli immobili sia sul catasto sia all’Agenzia dell’entrate sono registrati a Suo nome con piena proprietà. Nelle varie Visure idem. Ora il notaio mi chiede comunque l’accettazione di trascrizione di eredità. La mia domanda è a cosa serve questo certificato se mio nonn è morto da oltre 20 anni e l’eredità è stata sancita da una corte d’Appello? Potreste rispondermi subito , Grazie Attendo Notizia tramite risposta per mail . Grazie ancora
Salve,
20 anni fa ho ereditato un immobile ed ho allora effettuato accettazione espressa.
Ad oggi, ho deciso di vendere lo stesso immobile ed ho trovato gia’ l’acquirente.
Tuttavia, al catasto 1/10 dell’immobile risulta appartenere ad altri 4 allora possibili eredi che non hanno mai effettuato alcuna accettazione dell’eredita’ (ed hanno percio’ il loro diritto prescritto da circa 10 anni); al riguardo, il notaio non vuole effettuare il rogito dell’intero bene.
Ha dei consigli su come correggere l’errore al catasto/o su cosa fare?
La ringrazio in anticipo
Giovanni
Senza documenti è impossibile rilasciare un parere.
Se il notaio non intende stipulare immagino che non si tratti solo di un “errore catastale”.
L’errore catastale risiede nel fatto che il catasto non riproduce gli effetti di una intervenuta prescrizione (da cui ho ricevuto il rimanente 1/5)
E non c’e’ modo di farsi dichiarare quel 1/5 in giudizio: un’azione negatoria non e’ esperibile in quanto nessuna delle parti che non ha accettato ha interesse a rivendicare il bene. E’ un paradosso.
Cosa fare?
Buonasera.
Volevo sottoporre questo quesito alla vostra cortese attenzione.
Nel novembre del 2012 è mancato mio padre mentre nel luglio 2018 è mancata mia madre.
Entrambe le successioni sono state effettuate.
Quindi da febbraio 2019 gli immobili dei miei genitori (1 cantina,1 garage,1 appartamento) , a livello catastale risultano intestati a me e mio fratello.
Nel maggio 2019 vendiamo il locale cantina ad un acquirente e,in concomitanza di tale atto di vendita, effettuiamo i 2 passaggi della trascrizione dell’accettazione tacita di eredità (papa’->mamma e mamma->figli).
In tale trascrizione di accettazione tacita è fatta menzione solo dell’immobile cantina.
Ora mi appresto a vendere appartamento e garage ad un altro acquirente: in termini di trascrizione di accettazione eredità è sufficiente quella effettuata per il primo immobile (dal momento che accetto quello accetto tutto) oppure , in sede di atto di vendita della casa e del garage, dobbiamo effettuare un altra trascrizione comprendendo anche questi 2 immobili?
Un cordiale saluto e ringrazio anticipatamente.
La tesi più prudente ritiene che vada fatta l’accettazione tacita di eredità anche nella seconda vendita.
Vi è una tesi più “libertina”, invece, che nel suo caso tiene buona la prima trascrizione purché eseguita nella stessa conservatoria ove verrà trascritta la seconda vendita.
Buongiorno, vorrei cortesemente un chiarimento.
Nel dicembre 2013 è deceduta mia suocera e lascia il suo appartamento quale erede universale mia figlia unica , fatta successione e regolarmente trascritta.
Preciso che mia suocera è vedova e il suo unico figlio è deceduto nel 1994.
Ora, il bene avuto in eredità, mia figlia lo vende e il notaio ci consiglia di fare accettazione tacita dell’eredità.
Chiedo ma non è sufficiente la successione testamentaria?
Tante grazie per la risposta.
Saluti cordiali
va fatta la trascrizione dell’accettazione tacita di eredità: non è sufficiente la dichiarazione di successione
Ho ereditato da mio padre un immobile – sono l’unica erede – L’immobile aveva alcune irregolarità tra le autorizzazioni del Comune e quello costruito. Ho provveduto a regolarizzare tramite sanatoria con il comune pagando i dovuti oneri e sanzioni.
Ora devo vendere l’immobile e mi viene chiesta dal notaio l’accettazione dell’eredita. Non piuoò considerata tacita l’accettazione visto l’atto compiuto.
Lei è già erede ma deve regolarizzare i registri pubblici (legga bene l’articolo che è spiegato tutto).
Buongiorno,
Faccio riferimento alla Sua risposta del 18 Maggio 2019 alle 16:45.
l’anno scorso è mancato mio padre. Mio fratello ed io abbiamo ereditato un appartamento che ora intendiamo vendere.
La mia dichiarazione dei redditi 2018 ha “ereditato” un credito di imposta legato ad una pratica di ristrutturazione effettuata alcuni anni fa da mio padre.
Tale credito di imposta mi è stato accreditato sul conto corrente.
Domanda: in questo caso si può parlare di “incasso” e quindi di atto di “tacita accettazione’ ?
Si ma non per questo è esente dalla trascrizione dell’accettazione tacita in sede di compravendita
Cordialità
Salve,
sono intenzionata ad acquistare un rudere con terreno di mio bis nonno ora suddiviso su più eredi. Mio bis nonno aveva 4 figli, solo uno ora in vita, mia nonna. Sulla visura catastale risultano ancora molti nomi di defunti e non risultano però i nomi degli eredi successivi. Come posso fare per procedere in modo corretto?Alcuni eredi rimasti in contatto mi cedono la loro parte ma molti eredi risultano lontani e a me sconosciuti.
Ringrazio in anticipo
Cordiali saluti
Deve conferire un incarico ad un notaio per ricostruire l’esatta proprietà del bene, la quale si evince non tanto dal catasto ma dei registri immobiliari.
Una volta ricostruita la proprietà deciderà come trovare i proprietari ovvero verificare se vi sono i presupposti dell’usucapione.
Buongiorno, vorrei avere il suo commento sulla seguente situazione: nel 2016 muore mia madre ed il 50% di proprietà di mia madre della casa dei miei genitori passa a mio padre ed a me e mio fratello. Nel 2019 muore mio padre e la casa dei genitori passa totalmente a me e mio fratello: entrambe le successioni sono state fatte e registrate.
Ora mio fratello vuole comprare la mia parte di casa e le domande sono 2 :
1 – visto che si vende a mio fratello, che è già proprietario del 50%, la mia parte di accettazione tacita da pagare sarebbe del 50% in quanto L’altro 50% la paga mio fratello al notaio ?
2 – mio fratello potrebbe rinunciare all’accettazione tacita ?
Grazie in anticipo per il suo cortese commento.
Cordiali saluti
Buongiorno, Vorrei sapere se nel caso in cui i genitori di mio fratello deceduto hanno fatto con atto notarile la rinuncia dell’eredita dove si evince che non ci sono altri eredi e mio fratello non ha lasciato testamento, è indispensabile comunque la trascrizione dell’accettazione oppure no?
Grazie in anticipo
L’erede deve comunque provvedere alla trascrizione.
Sto acquistando un garage avuto in eredità da una mia amica. Figlia unica con entrambi i genitori defunti. Per intestarsi tutte le proprietà si è rivolta ad un legale. E’ sufficiente come atto “tacitamente, quando il chiamato all’eredità compie un atto che fa presupporre, senza incertezze, la sua volontà di accettare e che non avrebbe comunque potuto compiere se non avesse assunto la qualità di erede” Grazie
Se non sono passati 20 anni dalla morte è necessario trascrivere l’atto anche come accettazione tacita di eredità.
Generalmente le relative imposte di euro 294,00 sono a carico del venditore (unitamente all’onorario del notaio).
Salve
ho ereditato nel 2018 un immobile insieme ai mie fratelli che hanno provveduto alla successione ed alla voltura catastale. Io non ho ancora deciso se accettare o meno l’eredità ma adesso devo compilare e presentare l’ISEE per il pagamento delle tasse universitarie dei miei figli. Se inserisco nella dichiarazione ISEE il bene nel mio patrimonio immobiliare vado incontro ad una accettazione tacita o mi rimane ancora la possibilità di rifiutare l’eredita ? Se non lo inserisco l’Agenzie delle Entrate può accusarmi di evasione ?
Il principio è che l’adempimento di obbligazioni tributarie non comporta accettazione di eredità.
Nel caso concreto però non sta adempimento ad un obbligo fiscale ma sta facendo volontariamente una dichiarazione comportandosi come da erede.
Suggerisco prudenza e di rivolgersi al suo fiscalista.
Salve,l’accettazione tacita dell’eredità deve essere ripetuta ad ogni nuova vendita ? Se uno l’ha già fatta alla vendita di un immobile,vale solo per quello o anche per quelli che vengono venduti successivamente. Il notaio di Lucca del primo atto di vendita,nel settembre 2018,ci disse che in caso di nuova vendita di immobile,ne è rimasto uno, un terreno agricolo, se ci fossimo rivolti a lei ,non avremmo dovuto ripeterla, altrimenti un altro notaio l’avrebbe trascritta nuovamente. Io sarei propenso a credere che tale accettazione viene considerata relativa ai beni immobili presenti in ogni singolo atto, o mi sbaglio ?
Vi ringrazio anticipatamente per l’eventuale risposta e Cordiali Saluti.
Alberto Stanghellini
Lucca
Secondo alcuni la formalità è valida anche senza l’indicazione di tutti gli immobili limitatamente a ciascun ufficio territoriale dei registri immobiliari in quanto l’accettazione di eredità non può che essere unica.
Secondo altri, per il buon funzionamento dei registri immobiliari, la trascrizione dell’accettazione tacita di eredità deve essere fatta per ogni singolo immobile.
Cordiali saluti
Desidero sapere
1) se la trascrizione dell’accettazione di eredità (tacita o meno) è obbligatoria dal 1° luglio 2010 perchè mio padre è morto nel 2007.
2) se la liberatoria del Notaio come da Sua indicazione è accettata dallo stesso Notaio dato che perderebbe una sia pur ridotta parte della propria parcella.
Grazie
Buongiorno,
la trascrizione dell’accettazione tacita di eredità, secondo alcuni, può essere considerata obbligatoria in concomitanza dell’entrata in vigore della disciplina della conformità catastale.
In ogni caso, è sempre opportuno procedere con la formalità in quanto solo in questo modo l’atto non potrà mai essere messo in discussione.
Buongiorno, mia sorella ed io, unici eredi dei nostri genitori in quanto mio padre è morto a gennaio 2019 e mia madre ancora in vita ha rinunciato all’ eredita con atto presso il tribunale . desideriamo vendere un terreno pervenutoci in eredità abbiamo concluso la dichiarazione di successione e volture catastali.
l’ atto di rinuncia di mia madre può valere come accettazione tacita.
PS:la trascrizione acettazione tacita erdità è una unica sia per i terreni e fabbricati e vale per entrambi gli eredi o i costi sono doppi ?
grazie
L’accettazione tacita può essere unica qualora tutti gli eredi si costituiscono in atto per vendere un bene ereditario.
Può comprendere anche altri beni non citati nell’atto di compravendita
Mio marito ha ereditato da sua madre, deceduta nel settembre 2018, una piccola quota di un appartamento che era di proprietà della nonna, deceduta nel dicembre 2017.
Gli eredi sono intenzionati a vendere l’appartamento.
La mia domanda è: mio marito quante accettazioni tacite di eredità deve fare davanti al Notaio?
Quella di sua madre o anche quella di sua nonna?
Qualche anno prima era mancato anche il marito della nonna che però non era il padre di mia suocera la quale da quella morte non aveva ricevuto nulla.
Vi ringrazio anticipatamente.
Tendenzialmente vanno fatte entrambe le accettazioni tacite, salvo ipotesi di trasmissione del diritto ereditario. Si confronti con il notaio che riceverà l’atto notarile per chiarire tutti gli aspetti.
Buongiorno
per favore vorrei sapere se i certificati di trascrizione tacita di eredità devono essere uno per ogni erede o è sufficiente uno comune ad esempio un solo documento per due fratelli? grazie Saluti
dipende.
Se entrambi i fratelli si costituiscono in un atto notarile per la medesima operazione, sarà sufficiente una singola trascrizione
Buongiorno.
Nel mese di Maggio 2019 è morto mio fratello, non sposato e senza figli, proprietario di un appartamento al 100%.
Abbiamo altri tre fratelli.
Stiamo procedendo con le pratiche per la successione e poi procederemo alla vendita di questo appartamento (ai tempi costruito su terreno di proprietà).
E’ necessario procedere alla trascrizione tacita dell’eredità?
Grazie.
Cordiali saluti.
La risposta è positiva, salvo che gli eredi non accettino espressamente prima con atto notarile (con maggiori costi).
Ho acquistato una villa nel 2001 dagli eredi , il proprietario defunto nel 1998 , adesso il notaio nel 2019 mi chiede la trascrizione dell’accettazione tacita dell’eredità ,
naturalmente io non conoscevo neanche i venditori dell’epoca , il documento richiestomi come “obbligatorio” pena il non poter procedere alla vendita, saluti grazie Piero FRANCO
Il collega è nel giusto nei limiti dell’art. 2648 cc.
Si affidi ai suoi consigli
La proposizione di un’actio interrogatorio può considerarsi accettazione tacita dell’eredità? Per poter vendere l’immobile caduto in eredità occorre comunque la trascrizione dell’accettazione tacita (se così si può considerare)?
Grazie
Matteo
Occorre comunque la trascrizione dell’accettazione tacita di eredità
Buongiorno.
in seguito alla morte di mia madre avvenuta nel 2002, noi 3 fratelli e mio padre siamo divenuti comproprietari della casa familiare con quote di 1/9 ciascuno ai fratelli e di 6/9 a mio padre. Ora sto acquisendo le quote da mio padre e dai miei 2 fratelli, per diventare proprietario per intero. Il notaio mi chiede la trascrizione di accettazione tacita, giustamente in quanto non sono passati 20 anni dalla morte di mia madre. La mia domanda è però questa: il compenso dovuto al notaio deve essere diviso tra tutti e 4 gli eredi o solamente tra coloro che vendono?
Grazie in anticipo
Generalmente le spese sono a carico della parte venditrice.
Sono possibili diversi accordi su base volontaria
Guido Brotto notaio in Lecco
Buongiorno, nel 2015, successivamente al decesso di mia mamma avvenuto nel 2014, ho provveduto a cancellare l’usufrutto su un’abitazione che, come detto qui sopra, aveva l’usufrutto a favore di mia mamma e la nuda proprietà a mio favore. Di conseguenza ho provveduto a fare il “ricongiungimento” di usufrutto in seguito al decesso di mia mamma all’ufficio del catasto. Ora vorrei vendere questa abitazione e l’agenzia immobiliare mi richiede “l’accettazione tacita all’eredità” per poterla vendere. Visto che l’immobile non è stato mai elencato nell’asse ereditario nella denuncia di successione presentata all’Agenzia delle Entrate, vi chiedo gentilmente se è necessario l’atto dell’accettazione tacita all’eredità oppure non lo è?
Grazie mille in anticipo per la risposta.
Dipende da come lei ha acquistato la nuda proprietà.
Se l’acquisto della nuda proprietà è avvenuto mortis causa la trascrizione della tacita è dovuta.
Senza dubbio non serve qualora ci si riferisca al diritto di usufrutto della mamma in quanto per definizione l’usufrutto non cade in eredità
Buongiorno . A seguito di decesso del coniuge risultano eredi il coniuge superstite e 3 figli. E’ stata fatta una prima successione indicando come quota di possesso del coniuge deceduto il 50% invece del 100% . Successivamente è stata fatta successione integrativa per il restante 50% che probabilmente non è stata trascritta al catasto.
Ad oggi dalle visure catastali il coniuge risulta proprietario dei 12/18 e i 3 figli dei 2/18 ciascuno .Risultano corretti tali dati? Se così non fosse come si deve procedere per apportare le dovute modifiche?
Grazie in anticipo.
Buongiorno,
è necessario far volturare in catasto la successione integrativa.
Buonasera,
Dovrei acquistare un immobile andato in eredità a quattro eredi, a causa del decesso della madre.
Gli acquirenti ci hanno comunicato che la successione è stata fatta m e hanno provveduto a fare le pratiche per la coltura catastale. Ma non hanno parlato di trascrizione di accettazione dell’eredità. Le mie domande sono queste: la trascrizione per poter vendere l’immobile quando Deve essere fatta? È possibile fare un compromesso prima che si faccia la trascrizione? Il pagamento di una parte dell’immobile prima di tutte le formalità necessarie è possibile, a quale titolo potrebbero ricevere tale somma gli eredi?
Ringrazio per le risposte.
Buongiorno,
il rogito di compravendita (o il preliminare notarile di compravendita) costituirà titolo per trascrivere l’accettazione tacita di eredità.
In quella sede gli eredi pagheranno le relative imposte al notaio.
Cordiali saluti
Mio padre defunto 19 mesi fa, lascia un conto corrente cointestato a mia madre a firma disgiunta e nessun immobile. Secondo la sentenza 4320/2018 la Cassazione non considera accettazione tacita il prelievo anche totale dal conto corrente che infatti viene chiuso e riaperto da mia madre, così ci impone la banca dicendo per obblighi di diritto bancario per il quale non può esistere un conto corrente intestato al de cuius. Il nuovo conto è intestato a lei e al figlio (io)
Stessa cosa succede per un dossier titoli che viene ereditato chiuso e riaperto con altra intestazione (madre e figlio) sempre per lo stesso motivo di diritto bancario. Anche quest’ultima operazione NON è da considerarsi accettazione tacita eredità?
Preciso che il totale del valore successorio ( titoli e conto) escludono dall’obbligo di presentazione della successione che non è stata infatti presentata(è stata fatta la dichiarazione di esclusione)
Possibile ancora rinunciare all’eredita’? o accettare con beneficio di inventario?
Grazie
Il suo quesito, piuttosto delicato, necessita di un adeguato approfondimento, esigenza che mal si concilia in questa sede e soprattutto senza un adeguato corredo documentale.
Cordiali saluti
Buongiorno, io avrei una domanda relativa al caso in cui l’immobile sia oggetto di procedura esecutiva e, in corso di causa, il proprietario venga a mancare. Se la moglie non ha proceduto all’accettazione dell’eredità, il giudice può imporle la trascrizione della qualità di erede e, successivamente, la trascrizione della proprietà? E, in caso affermativo, da chi dovrebbero essere sostenuti i costi? Dalla convenuta o dal creditore procedente che richiede la trascrizione dell’accettazione (tacita)?
Tendenzialmente, in caso di rifiuto il Giudice può proporre di avviare un procedimento per accertare la qualità di erede con spese a carico della procedura
Mi scusi, avevo dimenticato un dato importante. Successivamente alla morte di papà, nel 2013, il fisco ha restituito una considerevole somma relativa a delle imposte da lui pagate in vita. Mia sorella ed io abbiamo riscosso il vaglia, giunto per raccomandata, presso la Banca d’Italia facendo la dovuta integrazione della successione. Può valere come accettazione tacita dell’eredità?
Cordiali saluti.
L’incasso vale accettazione tacita.
Buonasera richiedo gentilmente la sottocitata informazione:
Immobile venduto intestato alle 2 zie e a noi eredi papa e 3 fratelli per la parte della mamma defunta intestaria.
La successione è stata effettuata a mezzo notaio. L immobile in oggetro è statp venduto prossimo a rogito. L agenzia immobiliare intermediaria della vendita, richiede la dichiarazione di successione da consegnare al broker bancario dell acquirente.
Agli atti catastali la voltura a noi eredi coi riferimenti è effettuata. Mi chiedo perche debba consegnare una dichiaraz.di successione riportante dati di natura privata oltre all immobile volturato ad un agenzia immobiliare che a sua volta consegna al broker? Non basta la visura catastale con i riferimenti aggiornati a seguito successione?
Grazie infinite.
Buongiorno,
se intende vendere deve esibire i documenti richiesti dal notaio.
Cordiali saluti
Se sono passati 48 anni dalla morte del proprietario devo fare la 5acita accettazione?
Secondo la tesi più permissiva dopo 20 anni dalla morte non è necessario
Cordiali saluti
Buongiorno, mia sorella ed io, uniche eredi dei nostri genitori desideriamo vendere un appartamento pervenutoci in successione.
I nostri genitori erano in comunione di beni ed alla morte di nostra madre, avvenuta nel 1994, nostro padre ha rinunziato in nostro favore alla sua parte vedovile. Tale atto di rinunzia è riportato in successione e registrato dal notaio come atto pubblico. Può valere come accettazione tacita da parte di mia sorellla e mia?
Nel 2008 è venuto a mancare anche nostro padre. Abbiamo fatto la regolare successione e le volture necessare. Subito dopo la morte di nostro padre, presso il segretario comunale feci una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà in cui affermavo che mia sorella ed io eravamo le uniche legittime eredi. Tale atto, rilasciato in carta semplice ma con firma e documento autenticati dal segretario comunale, è stato rilasciato per usi successori. Può valere come accettazione tacita?
Per l’appartamento che abbiamo intenzione di vendere, nel 2016, è stato fatto uno sfratto ed un’decreto ingiuntivo. Può valere come accettazione tacita?
Ora, un agente immobiliare, ci ha chiesto il documento di accettazione tacita dell’eredità. Dai commenti letti, mi sembra di aver capito che tale accettazione tacita possa essere fatta solo contestualmente all’atto di vendita e che quella espressa, essendo decorsi i termini di dieci anni, non possa essere più fatta. Ho capito bene?? Potremmo fare l’accettazione tacita prima, separatamente dalla vendita? La ringrazio per la pazienza,
cordiali saluti.
Senza dubbio l’aver dichiarato di essere erede con atto notorio vale come accettazione di eredità ma non ai fini pubblicitari per portare a termine l’esecuzione sull’immobile.
Al fine di “sbloccare” l’esecuzione, il Giudice deve sospendere il procedimento e avviare un procedimento che accerti la vostra qualità di erede. Una volta effettuato l’accertamento l’esecuzione potrà concludersi.
Resta inteso che deve rivolgersi al suo legale di fiducia per avere una consulenza qualificata sulla base di idoneo corredo documentale
Guido Brotto notaio in Lecco
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Buongiorno
ho una informazione particolare da chiedere.
Ci troviamo in mezzo ad una successione impossibile da fare. Purtroppo i nostri avi non hanno potuto o voluto fare le regolari successioni per cui è praticamente impossibile trovare gli altri eredi (all’estero) o stabilire le percentuali di proprietà.
Quindi se vado da un professionista mi costa un sacco di soldi e probabilmente non ce la farà. Se rinuncio passo solo la palla a mio figlio con le conseguenti maledizioni.
Ci sono altre possibilità non costose?
Oppure semplicemente è meglio non fare nulla?
Grazie
La convenienza nel fare o meno qualcosa dipende dalla consistenza del patrimonio ereditario.
Al fine di ricostruire le persone degli eredi è possibile avvalersi dei certificati di famiglia storici di tutti i soggetti interessati. Resta inteso che la procedura può, talvolta, essere molto costosa.
Senza vedere alcun documento è difficile darle un consiglio.
Guido Brotto notaio in Lecco
Salve, le volevo chiedere Alla morte di mio padre 13 anni fa ho ereditato 1/6 della casa di famiglia dove vivono mia madre e mio fratello, dopo qualche anno avendo avendo una ditta poi chiusa una banca mi ha fatto il pignoramento e ora vogliono il giudice mi a notificato a me è mia famigli che avrebbero intenzione di vendere il mio 1/6 ma siccome non è divisibile venderebbero tutto! Poi sempre il giudice rileva che non è stata fatta la trascrizione tacita della eredità, ma vuole procedere lo stesso, io avevo letto nel suo bellissimo articolo! Che il giudice verificando questo doveva annullare il procedimento esecuto! Mi potrebbe dare qualche consiglio oppure eventualmente se lo fa per lavoro verificare se ci sono i prossipposti per fermare il procedimento, esecutivo
Buonasera,
immagino che Lei sia seguito da un Avvocato e considerato che vi è già un contenzioso in atto non posso dare pareri qualificati senza aver visto alcun documento.
Le consiglio di confrontarsi con i suoi professionisti di fiducia.
Le posso solo dire, che per quel poco che ha scritto, il Giudice ha il potere di procedere.
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Sono figlio unico , nel 2019 viene a mancare L ultimo mio genitore , la mia eredità consiste in un appartamento e una parte di terreno che si trova a cavallo sul confine di due province . Nel 2015 vendo L appartamento , e il notaio procede , quindi , non avendola fatta prima , viene redatta la dichiarazione di successione in morte del mio ultimo genitore . Si evince che vengono fatte due Nota di trascrizione per la accettazione tacita di eredità ( una relativa al padre , ed una della madre) .
ORA MI PRESENTANO un problema : un notaio ( diverso dal primo, scelto dal acquirente), presso il quale vi sarà la vendita di una altra parte di eredità avuta asserisce che non risulta esserci la ACCETTAZIONE TACITA , e che quella prodotta ha valore fiscale e non civilista !! Avendo già pagato una volta questo documento ….mi dite perchè devo farne uno nuovo ? Ogni volta che mi trovo a vendere qualcosa devo affrontare queste spese ? Importo richiesto 850 €…capite che non è poco poi . La prima volta ne spesi circa 500.
Errore di dgt L ultimo genitore non è venuto a mancare nel 2019 ma nel 2011 !
Non cambia la questione. Non sono passati almeno 20 anni
Buonasera,
la trascrizione del certificato di successione ha effettivamente valenza solo fiscale.
Quindi se non sono presenti trascrizioni, eseguiti ai sensi dell’art. 2648 c.c., per gli immobili che sta vendendo il notaio che ha ricevuto l’incarico dovrà procedere con le formalità in esame.
Il carico fiscale per ciascuna trascrizione è di euro 294: poi vi è l’onorario del notaio e la relativa IVA.
Cordiali saluti
Guido Brotto notaio in Lecco
Sono Amministratore di Sostegno di un beneficiario che da meno di un anno ha acquisito in successione, per la morte del genitore superstite convivente, 1/3 dell’immobile in cui risiede, mentre i 2/3 sono andati rispettivamente a ciascuno degli altri due fratelli che abitano altrove. Ora i nuovi intestatari non hanno alcuna intenzione di vendere, perché il beneficiario vi risiede e nel caso servirebbe l’autorizzazione del Giudice Tutelare.
Chiedo se l’accettazione tacita di eredità deve essere fatta adesso, anche senza necessità di vendita. Se si per il solo beneficiario o contemporaneamente per tutti e tre?
Grazie per la cortese risposta e cordiali saluti.
Buonasera,
l’accettazione tacita di eredità si esegue in forza di un atto notarile dispositivo del bene ereditario.
Senza atti dispositivi non è possibile compiere la trascrizione in esame; semmai dovrebbe accettare espressamente l’eredità (con relativa trascrizione) e con beneficio di inventario se il GT dispone in tal senso.
Guido Brotto notaio in Lecco
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Mia madre muore nel 97. Nel 2006 io e i miei fratelli vendiamo la casa (unico bene ereditato) a Tizio. Nel marzo 2019 Tizio, che vuole rivendere la casa a Sempronio, chiede la trascrizione dell’accettazione di eredita’ a nostre spese (euro 400). A chi spetta pagare?
Buonasera,
la spesa compete a Lei (salvo diverso accordo), anche se potrebbe sostenere che essendo passati più di venti anni dalla morte la trascrizione in esame non sia dovuta, essendosi consolidati i termini per l’usucapione.
Cordiali saluti
Guido Brotto notaio in Lecco
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Buongiorno, è possibile , tramite C.A.F. oppure privatamente adempire alla trascrizione dell’atto di accettazione dell’eredità al fine di bypassare il notaio per abbassare i costi dell’operazione?
Grazie
Buongiorno,
i costi di trascrizione sono principalmente legati alle imposte dovute all’Erario e le complicazioni che dovrebbe affrontare per far trascrivere l’accettazione tacita da altro soggetto sono decisamente più costose dell’onorario del notaio previsto per tale formalità.
Quindi le sconsiglio di seguire la strada da lei proposta.
Cordiali saluti
Guido Brotto notaio in Lecco
Buongiorno avrei bisogno di un parere, io e mio fratello stiamo per vendere un immobile ereditato da nostro padre la cui storia è la seguente:
acquistato da mio nonno e da mia nonna al 50% negli anni 50
nel 1969 muore mio nonno, mio padre unico figlio eredita 1/3 mia nonna diventa proprietaria per 2/3
nel 1985 muore mia nonna, mio padre unico figlio eredita la casa e diventa proprietario al 100%
nel 2016 muore mio padre, io e mio fratello ereditiamo al 50%.
Ci viene chiesta una triplice accettazione e trascrizione di eredità, credo con un costo totale molto elevato, richiesta corretta ? Io e mio fratello siamo disponibili a fare e pagare l’accettazione e la trascrizione della successione di nostro padre, se non volessimo accollarci le successioni precedenti cosa potrebbe succedere?
Vi ringrazio
Buongiorno,
a mio avviso l’unica accettazione tacita di eredità da trascrivere è quella di suo padre deceduto nel 2016.
Le altre due, essendo trascorsi più di 20 anni dalla morte non strettamente necessarie: infatti l’art. 533 c. 2 del codice civile dispone “L’azione è imprescrittibile, salvi gli effetti dell’usucapione rispetto ai singoli beni“.
E’ pur vero che esistono in dottrina orientamenti che ritengono dovuta la trascrizione in esame anche dopo 20 anni dalla morte, in quanto non è possibile sapere se vi sono stati fatti che hanno interrotto o sospeso il termine utile per l’usucapione.
Le consiglio di fissare un colloquio con il notaio incaricato per farsi spiegare se vi sono motivi per i quali è stata richiesta la trascrizione dell’accettazione tacita di eredità anche per successioni apertasi negli anni 1985 e 1969.
Cordiali saluti
Guido Brotto notaio in Lecco
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Buona sera! Madre deceduta, la quale aveva fatto testamente pubblico designando erede, per la metà di un’immobile di cui era proprietaria, uno dei tre figli (dalla visura ipocatastale risulta trascritto il certificato di denunciata successione); successivamente decede anche il marito, che era proprietario dell’altra metà dell’immobile( nonostante dalla visura ipocatastale risulti solamente la trascrizione riguardante il certificato di denunciata successione, come sopra anticipato, da quella catastale storica dell’immobile, alla sezione “intestati”, risultano i codici fiscali del defunto marito, della figlia-erede testamentaria-e degli altri due figli dei quali nessuna menzione è fatta nella visura ipocatastale). Cosa fare per regolare questa situazione, considerato che la figlia-erede testamentaria per la metà dell’immobile ricevuta dalla defunta madre- vuole acquisire anche l’altra quota della quale era proprietario il defunto padre? Grazie in anticipo e buon week end
Buongiorno,
do per presupposto che le dichiarazioni di successioni siano corrette e siano state regolarmente depositate all’Agenzia delle Entrate competente.
Se ciò stato fatto basta far regolarizzare l’intestazione catastale mediante il deposito delle dichiarazioni di successione.
In sede di vendita andranno regolarizzati anche i registri immobiliari mediante la trascrizione delle due accettazioni tacite di eredità.
Senza alcun documento non risulta possibile darle un parere qualificato quindi le consiglio fortemente di confrontarsi con il notaio incaricato della vendita.
Cordiali saluti
Guido Brotto notaio in Lecco
Madre morta nel 2010, padre morto nel 2016; ciascuno dei due figli ha ereditato (ogni volta) 1/4 di ognuno dei due immobili posseduti in comproprietà dai genitori, come da successioni presentate nei termini di legge. Ora i due figli eredi vogliono addivenire alla divisione della comunione ereditaria attribuendosi ciascuno la piena proprietà di uno dei due immobili ereditati, di cui sono ora comproprietari per 1/2 ciascuno, cioè il bene 1 diventa di proprietà solo dell’erede A e il bene 2 diventa di proprietà solo dell’erede B. A mio avviso l’accettazione tacita non è obbligatoria, ma i pareri sono contrastanti. Poichè i beni sono in due diverse province, c’è chi sostiene che occorrono 4 accettazioni tacite (due per ciascuna successione di provenienza poichè vi sono due Conservatorie interessate).
Buonasera,
le accettazioni tacite di eredità sono una per ciascun defunto e una per ciascuna conservatoria.
Nel suo caso sono 4 complessivamente
Cordiali saluti
Guido Brotto
Buonasera, vi illustro la mia situazione.
Sig.ra “Maria” (proprietaria di due immobili) deceduta nel 2009, nubile e senza figli. Eredi superstiti madre sig.ra “Mafalda” e fratello unilaterale sig. “Mario”. Nello stesso anno (luglio 2009) viene aperta la successione solo a favore della madre “Mafalda” escludendo il sig. “Mario”.
Nel 2010 la sig.ra “Mafalda” vende uno dei due immobili e viene effettuata regolare trascrizione dell’accettazione tacita dell’eredità anche sull’altro immobile ereditato dalla figlia “Maria”.
“Mario” è coniugato con tre figli.
Nel 2015 “Mario” decede.
Nel 2018 muore la madre (“Mafalda”) della sig.ra “Maria” e del sig. “Mario” e viene aperta una successione a favore dei tre nipoti (figli del sig. Mario).
I tre nipoti adesso vogliono vendere l’appartamento (sul quale nel 2010 fu effettuata trascrizione dell’accettazione tacita dell’eredità), come bisogna procedere?
Grazie per i preziosi consigli.
Donato
Buongiorno,
i figli del sig. Mario per rappresentazione del medesimo Mario sono eredi di Mafalda.
Al fine di vendere l’appartamento dovranno presentare all’Agenzia delle Entrate competente la dichiarazione di successione.
Nel caso non abbiano accettato l’eredità espressamente dovranno, altresì, far trascrivere l’accettazione tacita di eredità in occasione dell’atto di compravendita. La detta trascrizione verrà fatta contro la signora Mafalda e favore dei tre figli del signor Mario.
Cordiali saluti
Guido Brotto notaio in Lecco
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Grazie Notaio,
quindi è sufficiente effettuare la trascrizione dell’accettazione tacita della successione del 2018 oppure bisogna procedere a ritroso correggendo/rettificando le successioni già presentate, partendo da quella cui “Mario” è stato escluso?
Grazie per i preziosi consigli.
Cordialità
E’ sufficiente l’accettazione di eredità del 2018.
Consideri che le consiglio di portare tutta la documentazione del suo notaio di fiducia in modo tale che, carte alla mano, possa dare un parere più qualificato del mio compiuto senza alcun corredo documentale
Guido Brotto notaio in Lecco
Sto per vendere un immobile a me pervenuto, come unico erede, nel 2016 a seguito della morte di mia madre con regolare successione registrata c/o AE, avendo mio padre rinunciato all’eredità con regolare richiesta in tribunale fatta sempre nel 2016 ed essendo io figlio unico. Ciò premesso, chiedo se l’accettazione tacita di eredità è necessaria o comunque dovuta. Preciso che nell’atto di vendita farò allegare sia la successione che la rinuncia. Ringrazio in anticipo per la cortese risposta.
Buongiorno,
la trascrizione dell’accettazione di eredità è dovuta anche nel suo caso.
La rinuncia all’eredità e la dichiarazione di successione dovrà consegnarle al notaio rogante:la loro allegazione all’atto notarile è superflua.
Cordiali saluti
Guido Brotto notaio in Lecco
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Per dei beni immobili di mia moglie é stata effettuata la trascrizione della sentenza di divisione giudiziale, a seguito della quale venne effettuata anche la voltura catastale. Per la successiva vendita é obbligatoria la trascrizione dell’accettazione di eredità ?
se non è stata fatta in forza della sentenza e non sono passati 20 anni dalla morte la risposta è positiva.
Cordiali saluti
Guido Brotto notaio in Lecco
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Buongiorno ho un grave problema ,vorrei chiedere un consiglio:40 anni fa a mia zia venne assegnata in tribunale la casa del coniuge deceduto,non avendo figli entrano in sucessione anche i fratelli del marito,ricorrono x la divisione al tribunale ,quando le assegnano la casa ,si dispone un piccolo conguaglio che sicuramente ha pagato ,ma i cognati non le fanno mai l’atto di quietanza,lei non potendo fare la trascrizione ,fa pubblicare l’atto ,per 40 anni ha la casa,nessun erede si lamenta di non aver ricevuto la somma.Ora mia zia deceduta ,lascia la casa a me che mi occupo di fare sucessione,metto in vendita la casa e in fase di notaio,si scopre che nel 1983,non fù fatta la trascrizione.Mi preoccupo di cercare gli eredi,di pagare io il tutto,ora mia zia non può parlare e molti di loro sono deceduti,ma intendono impugnare l’atto e rimettere i beni in discussione,vorrei sapere se è possibile e cosa mi possa comportare ciò
Senza documenti è impossibile darle un parere.
Si faccia aiutare da un buon legale che con documentazione alla mano potrà darle una soluzione.
Buongiorno,
Dovrei vendere un immobile di mia proprietà che ho acquistato nel 2002 per atto di conpravendita. I precedenti possessori dell’immobile (miei parenti) hanno ricevuto l’immobile per successione legittima e poi l’hanno venduto a me. Il notaio asserisce che per realizzare la compravendita io debba necessariamente formire anche l’atto notarile di accettazione dell’eredità effettuato a suo tempo dai precedenti possessori (miei parenti). Nel caso in cui tale atto non fosse stato realizzato a suo tempo (in quando non era obbligatorio) mi è stao riferito che è necessario che un erede effettui ora l’accettazione.
E’ davvero necessario l’atto di accettazione di eredità dei precedenti proprietari se io attuale proprietario (che ho ottenuto l’immobile per compravendita) intendo vendere ?
Grazie
Non mi dà molti elementi per farmi un opinione completa.
Senza dubbio il notaio incaricato ha tutta la documentazione per poterle dare un parere qualificato.
Dalle sue parole emerge che:
– il bene apparteneva a degli eredi che lo avevano acquistato per successione mortis causa
– detti eredi hanno a lei venduto l’immobile nel 2002, senza formale accettazione
– oggi lei intende vendere il bene acquistato.
La prassi corretta è trascrivere tardivamente l’accettazione tacita di eredità che si è costituita con il suo atto del 2002: in altri termini ai sensi di legge dovrà fornire il certificato di morte al notaio il quale potrà trascrivere l’accettazione tacita di eredità in forza del suo atto di acquisto del 2002.
Cordiali saluti
Guido Brotto notaio in Lecco
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Buongiorno,
siamo due fratelli ai quali è mancato il padre nel 2003 e la madre nel 2018. Alla morte della madre siamo divenuti eredi per asse ereditario del 50% per ciascuno dell’immobile dove vivevano i genitori assieme al mio fratello. Io sottoscritto possedendo già un immobile, per non pagare IMU sul 50% della parte ereditata come seconda casa, avrei deciso di rendere in usufrutto mio fratello ed io nudo proprietario. E’ obbligatoria la trascrizione dell’accettazione tacita della proprietà.?
In attesa di una gentile risposta porgo distinti saluti
Buongiorno,
è consigliabile ed opportuno procedere alla trascrizione dell’accettazione tacita di eredità.
Si confronti con il notaio che riceverà l’atto e avrà tutte le indicazioni del caso.
Cordiali saluti
GB
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Buongiorno
leggo che la trascrizione dell’accettazione tacita dell’eredità viene richiesta per dare la cosiddetta “continuita’ delle trascrizioni”: cioe’ se io faccio una visura ipotecaria sul bene immobile in questione, devo vedere che c’ e’ stata una successione e chi e’ che ha ricevuto questo immobile in successione.
Ora io e mia sorella, per successione abbiamo ereditato ognuno il 50% della proprietà dell’appartamento dove risiedeva mia madre.
Al momento sto vendendo (devo fare il rogito) la mia parte a mia nipote, mentre mia sorella per intestarle la sua parte presumo farà una donazione.
Nella visura catastale la successione risulta trascritta “SUCCESSIONE EX LEGE di …. del xx/yy/zzzz, registrata il xx/xx/xxxx al Volume: yyyyy Numero: zzzz Sede: VENEZIA in atti dal xx, derivante da
Nota di Trascrizione – Reparto PI: VENEZIA reg. particolare 20213.1/2018.
La trascrizione dell’accettazione tacita dell’eredità va fatta ugualmente ?
grazie per la risposta
Da quanto scritto intuisco Lei ha letto una visura catastale che nulla ha a che vedere con il problema della trascrizione dell’accettazione tacita di eredità.
Il deposito, la trascrizione e la voltura della successione del defunto hanno effetti meramente fiscali e non producono effetti civilisti (art. 5, comma 2, D.Lgs. 347/1990).
In altre parole, se Lei non hai mai accettato espressamente l’eredità davanti ad un notaio, ovvero in Tribunale dovrà necessariamente procedere alla formalità in questione.
Guido Brotto
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Salve,
Le scrivo per sapere una cosa.
Sto per vendere un terreno agricolo, il notaio mi chiede di pagare l’accettazione tacita dell’eredità di mio padre. Visto che lui è morto il 27 maggio 1998, la dichiarazione di successione è stata fatta con il certificato di morte, l’attestazione di versamento, le copie uso voltura.
La mia domanda è che non so se devo pagare l’accettazione tacita dell’eredità visto che lui è morto da piu di 20 anni fa e che sono l’unico erede.
Aspetto una sua gentile risposta e La ringrazio in anticipo .
Essendo trascorsi venti anni dalla morte, è maturato il periodo dell’usucapione quindi è sostenibile che l’accettazione tacita di eredità non sia dovuta.
Tuttavia, secondo una tesi, la trascrizione dell’accettazione tacita di eredità va effettuata anche dopo il ventennio dalla morte in quanto non è possibile sapere se vi siano stati fenomeni che abbiano sospeso o interrotto il termine utile per l’usucapione.
Per una approfondita analisi rinvio qui http://www.notaitriveneto.it/dettaglio-orientamenti-civilistici-176-strongelaborato-dalla-commissione-civile-1-coordinata-dai-notai-rizzi-e-bullostrong-acquisti-mortis-causa-e-trascrizione-la-trascrizione-dell%E2%80%99accettazione-tacita-di-eredita.html#inizio
Cordiali saluti
Guido Brotto
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Buongiorno,
dovendo iniziare un giudizio di divisione ereditaria, vorrei avere conferma della necessità , ai fini di dimostrare il diritto dell’erede alla divisione, della previa accettazione espressa dell’eredità con relativa trascrizione (oltre all documentazione ipo-catastale).
Ciò in quanto gli eredi non hanno mai compiuto atti di disposizione degli immobili ereditari (non v’è quindi mai stato in questo senso un atto di accettazione tacita dell’eredità) , essendosi limitati ad effettuare la denuncia di successione che però rileva solo sul piano fiscale e non civilistico.
Tra l’altro le quote attuali degli eredi pervengono da 2 successioni ereditarie, quella del padre e quella della madre, per cui dovrebbero essere effettuate 2 accettazioni espresse d’eredità con relativa trascrizione. E’ corretto?
Grazie.
Valentina
Tutto corretto.
Buongiorno,
a seguito del decesso (07.11.2016) del mio unico fratello, tra l’altro single in quanto divorziato e senza figli, ho ereditato il suo appartamento, unitamente a mia madre, di cui sono amministratore di sostegno dal 24.07.2018. Mio padre è deceduto nel 1973.
Avendo già fatto un preliminare di vendita chiedo cortesemente se per il rogito devo comunque procedere all’accettazione tacita dell’eredità, anche in presenza di regolare voltura catastale e relativa trascrizione?
Ringrazio e porgo cordiali saluti.
Certo in quanto non sono passati 20 anni dalla morte.
L’azione di petizione di eredità è applicabile anche al suo caso, in quanto l’assenza di figli e di coniuge a tal fine non rileva.
Cordialità
GB
Dopo l’atto di l’accettazione di eredità con beneficio di inventario, si deve procedere alla Dichiarazione di Successione o basta fare la voltura catastale dei beni ereditati allegando l’ Atto notarile?
Buongiorno,
si deve fare la dichiarazione di successione allegando l’inventario notarile.
Poi con la successione si fa la voltura in catasto.
Cordiali saluti
Buongiorno siamo 5 fratelli il padre è morto nel 1972 abbiamo ereditato la nostra parte il resto alla mamma ,nel 1996 abbiamo “venduto” una parte della casa alla sorella .In Agosto è morta la mamma lasciando il testamento olografo nominando noi 4 fratelli eredi.La sorella vuole la parte della mamma che secondo lei gli spetta. Sappiamo che è impossibile escluderla del tutto,vorrei sapere se la quota disponibile in questo caso è applicabile.e se uno dei fratelli la vuole comprare d’accordo con gli altri è possibile .La sorella se impugna il testamento cosa potrebbe accadere viene rimborsata in denaro o può invalidare la vendita.Grazie Buon Natale
buonasera,
il suo quesito è piuttosto delicato e necessita di un approfondimento che non si può limitare ad una risposta di poche righe. Il mio consiglio è quello di rivolgersi al suo Avvocato di fiducia per gestire e prevenire il contenzioso con la sorella.
Cordiali saluti
Salve, siamo 2 eredi di un immobile che dobbiamo vendere, visto che entrambi i genitori sono morti, entrambi meno di 20 anni fa (2009 e 2017), ci chiedono di fare 2 accettazioni una per il primo genitore e una per il secondo corretto ?
Nel 2014 abbiamo venduto un’automobile (in quel caso 3 eredi) vorrei sapere se tale vendita può valere come accettazione tacita.
Grazie
Buonasera,
le trascrizioni delle accettazioni di tacita sono due: una per ciascun defunto.
La vendita di un auto, compresa nell’asse ereditario, comporta accettazione tacita di eredità
Cordiali saluti
Stiamo cercando di vendere un immobile che mio marito ha ricevuto in eredità e di cui risulta l’unico proprietario.
Il notaio ci ha chiesto di fare l’accettazione di eredità e fin qui tutto bene. Ma andando a ritroso con i controlli (fino agli anni 60, epoca in cui è stata costruita la casa), risulta un “vuoto” nelle varie successioni: ad un certo punto alla morte di una madre (anni 70), i figli che risultano sulla dichiarazione di successione sono solo due e non quattro come invece dovrebbe essere.
Uno di questi due eredi è il papà di mio marito che ha poi comprato la quota del fratello, diventando unico proprietario e ciò succede circa 40 anni fa.
Circa 25 anni fa muore e la casa viene ereditata da moglie e figli.
Alla morte della moglie, viene fatta una divisione di beni e mio marito (quindi il figlio), diventa l’unico proprietario.
Il notaio dice che a causa di questo “vuoto” di circa 50 anni fa (dove “spariscono” due eredi), difficilmente si potrà rogitare.
È possibile? Soprattutto nemmeno il notaio riesce a risalire tramite le ricerche al motivo di questa cosa.
C’è un modo per risolvere la faccenda?
I controlli non sono validi solo per gli ultimi 20 anni?
Grazie.
Buonasera,
senza adeguata documentazione a miei mani non sono in grado di darle un parere qualificato.
Cordiali saluti
Buongiorno
avendo ricevuto in eredità alla morte dimio padre parte di un immobile, mediante testamento, che ho fatto regolarmente pubblicare con atto notarile, sono obbligato a produrre anche l’atto relativo alla ACCETTAZIONE TACITA DELL’EREDITA’ ?
Mi hano chiesto di produrre anche la successione di mia madre, deceduta nel 1996, sebbene la sua parte di immobile sia gia stata assegnata agli eredi e non compaia più tra i proprietari indicati nella successione di mio padre. Era necessaria ?
Grazie anticipatamente
Tutto corretto!
Cordialità
Buongiorno, ho acquistato un immobile da tre fratelli nel 2017. Nell’atto il notaio ha specificato che la proprietà del bene deriva da parte di madre, morta nel 2012, di cui i venditori facevano accettazione tacita di eredità e ne chiedevano trascrizione,e da parte di padre, morto nel 2000, di cui si dice solamente che i venditori sono proprietari in forza di successione legittima. Oggi sto procedendo con la surroga: La nuova banca mi chiede anche la trascrizione della accettazione tacita della quota del padre. Ho chiesto spiegazioni al precedente notaio: Mi ha detto che, essendo trascorsi più di 10 anni dall’evento la precedente banca non ha chiesto il documento/adempimento e, visto ciò, non ha ritenuto necessario caricare di questo onere la parte venditrice. Cosa posso o devo fare io? Grazie in anticipo
Doveva essere dato specifico incarico al notaio rogante alla stipula dell’atto del 2017.
Ad oggi non può fare altro che chiedere al notaio di eseguire la formalità per ottenere la surroga.
Cordiali saluti
Buongiorno.
Eravamo,inizialmente,una famiglia di 8 persone composta da entrambi i genitori + 6 figli proprietari di un unico immobile.
Per primo é morto mio padre e la proprietà tramite successione è passata a mia madre con tutti i figli.
In un secondo momento è venuta a mancare mia madre, la proprietà e passata a noi figli, anche in questo caso tramite successione.
Nell’appartamento ci viveva uno dei proprietari, in quanto non sposato, che oggi è venuto meno.
Nel frattempo tra la morte di mia madre e l’usufruttuario dell’immobile è venuto meno un altro fratello.
A prendere parte della sua quota,l’ultimo fratello citato, sono subentrati la moglie e tre figli.
Allo stato attuale l’immobile è di proprietà mio + tre fratelli + la moglie con i figli subentrati all’altro fratello deceduto.
In totale 5 quote di cui 4 uguali + una quinta da suddividere tra la moglie con i tre figli appena citati.
Stiamo per vendere l’appartamento. Quante trascrizioni di accettazione dell’eredità vanno fatte ?
Il notaio incaricato per la stipula le darà ogni più ampia delucidazione in merito.
Il principio è che ogni defunto deve avere la sua accettazione tacita di eredità.
Cordiali saluti
Salve, vorrei sapere se il notaio, richiesto di stipulare un atto di donazione, avente per oggetto immobili di provenienza successoria (decesso 2001), che comporti accettazione tacita di eredità, sia obbligato a curare la trascrizione dell’intervenuta accettazione di eredità in ottemperanza al disposto dell’art. 2648 c.c. o possa tranquillamente omettere tale adempimento senza dispensa espressa delle parti. La ringrazio anticipatamente
Può dispensare il notaio il quale, però, presumibilmente pretenderà la dispensa da ogni responsabilità a riguardo.
Cordiali saluti
GB
Sono 7 eredi e possibile che uno degli eredi lo faccia per tutti?? un erede ha gia venduto vuol dire che quest ultimo ha gia fatto l accetazione tacita ..ed e valida per tutti i 7 eredi? Grazie
l’accettazione è personale quindi quanto scrive vale solo se tutti gli eredi hanno venduto insieme diritti ereditari
Guido Brotto
http://www.officinanotarile.it/creditdisclaimer/
Salve,
siamo tre fratelli, divenuti eredi a seguito di dichiarazione di successione per legge (madre de cuius).
Premesso che l’asse ereditario è ancora in comune ed indiviso con gli altri fratelli del de cuius, e dovendo ora i tre fratelli – divenuti eredi per dichiarazione di successione per la quota parte del de cuius – procedere ad una divisione di quota tra le tre parti, prima dell’atto pubblico di divisione, bisogna prima effettuare un atto di accettazione espressa dell’eredità (dei tre fratelli), davanti ad un notaio o cancelliere, o procedere direttamente all’atto di divisione?
La ringrazio anticipatamente
L’atto di divisione darà luogo all’accettazione tacita di eredità e rappresenterà titolo per eseguire la relativa formalità.
Logica conseguenza che non sarà necessario addivenire ad una accettazione espressa che rimane facoltativa.
Cordiali saluti
Buonasera, devo vendere casa, siamo due eredi e nostro padre è morto nel 1999. Abbiamo venduto un bene derivante dalla stessa successione(testamento) nel 2004 e non abbiamo fatto nessuna trascrizione relativa all’accettazione tacita; dobbiamo farla oppure avendo venduto possiamo evitare? Grazie in anticipo per la risposta
Buongiorno,
generalmente l’accettazione tacita di eredità deve essere fatta nel ventennio dalla morte del defunto.
Nel 2004 su questa tematica si era più lassisti in riferimento alla tematica in questione. Oggi, soprattutto nel caso in cui vi sia una banca che deve erogare un mutuo, tale formalità viene fatta sempre.
Cordiali saluti
GB
Abbiamo ricevuto in eredità degli immobili in provincia di Bari, Foggia e Roma. Mi hanno detto che dovrò pagare più volte la tassa per l’accettazione dell’eredità. Cosa dice la normativa?
Va versata la tassata in ogni ufficio.
Cordiali saluti
GB
Salve,
Siamo tre eredi di un immobile che dobbiamo vendere e volevamo sapere se la trascrizione tacita dell’eredità è unica per tutti e tre o bisogna farne tre distinte con tre pagamenti distinti?
Grazie Angelo
Unica per tutti e tre gli eredi
Legga info e costi qui:
http://www.officinanotarile.it/accettazionetacitaeredita/
buongiorno, vorrei sapere se le cifre riferite sono per ciascun immobile e per ciascun erede; in sostanza, nel nostro caso siamo 4 eredi, con due immobili nella stessa conservatoria (crotone), due in un’altra (cosenza), uno in un’altra (ferrara); dovremmo vendere gli immobili della conservatoria di Crotone e (forse) di Cosenza; dobbiamo fare tutte le trascrizioni contemporaneamente, o , per ora, essendo in prossimita’ di rogito su Crotone , basta fare quella sulla conservatoria di Crotone?
Ed in questo caso ne basta solo una per entrambi gli immobili o mi sbaglio? sbaglio?
grazie per la vostra risposta
Le cifre valgono per ciascuna conservatoria purché si usi l’accortezza di indicare tutti gli immmobili.
GB
Salve, mia madre ha ricevuto da mio padre in donazione un terreno dove lui è rimasto usufruttuario del bene fino alla sua morte.
Ora mia madre vorrebbe venderlo ad un vicino; in questo caso deve essere eseguita l’accettazione tacita dell’eredità?
Grazie
L’usufrutto non cade in successione, quindi, non è necessaria la trascrizione dell’accettazione tacita dell’eredità. E’, però, necessario aggiornare il catasto con una voltura catastale portante il c.d. ricongiungimento di usufrutto. Costo euro 71 oltre oneri professionali.
Cordiali saluti
GB
È possibile non effettuare l accertamento se il fabbricato viene acquistato da un figlio di erede oppure fare una autocertificazione comune ed esulare il notaio da ogni responsabilità. Grazie
La trascrizione dell’accettazione tacita di eredità è un onere (non un obbligo) che compete alle parti.
Quindi nel caso la parte acquirente acconsenta a non farla è possibile esonerare il notaio. Resta inteso che l’acquirente si assume il rischio di subire l’evizione dell’immobile nel caso l’eventuale erede vero agisca con un’azione di petizione di eredità, imprescrittibile ai sensi dell’art. 533 c.c.
La clausola da inserire in atto potrebbe essere: “Le parti, rese edotte da me notaio sulle conseguenze derivanti dalla mancata trascrizione dell’accettazione tacita di eredità e in particolare sulle problematiche di cui agli artt. 533 e seguenti del Codice Civile, dichiarano di dispensare me notaio dall’eseguire la relativa formalità e di manlevarmi da ogni responsabilità a riguardo“.
Resta inteso che il mio consiglio è quello di eseguire sempre la formalità.
Cordiali saluti