La sostenibilità del mutuo e, di conseguenza, la percentuale di stipendio da destinare alla rata del mutuo è un argomento sempre attuale. Quotidianamente i notai associati di Officina Notarile stipulano mutui bancari ipotecari che aiutano giovani coppie a coronare il sogno di avere una casa di proprietà per la propria famiglia; il mutuo consente di aumentare nell’immediato la capacità di spesa in quanto permette l’acquisto di un’abitazione che in altro modo non sarebbe possibile fare, ma prima di fare il grande passo è bene capire se la rata del mutuo è sostenibile per le proprie finanze.
Cos’è in sostanza un mutuo?
Il mutuo è un debito che dà luogo a un obbligo di restituzione di denaro a favore della banca creditrice a lungo termine. Tale futuro esborso di denaro comprime la capacità di spesa futura della famiglia per un periodo duraturo nel tempo. Per questo motivo la sottoscrizione di un mutuo non deve essere presa “sotto gamba”, bensì deve essere opportunamente ponderata al fine di evitare rischi finanziari in futuro.
Il piano di sostenibilità finanziaria: rata mutuo sostenibile
Prima di assumere l’obbligo di pagare un mutuo (di dieci, venti o trenta anni) è necessario fare un piano di sostenibilità finanziaria e capire se il nucleo familiare può sostenere un peso economico con costanza per un periodo così lungo di tempo. Come sostenuto in altri contributi editoriali, l’indebitamento complessivo non deve incidere per più di un terzo del reddito familiare.
Il bilancio familiare
Questi principi ci consentono di affrontare i motivi per cui si rende necessario adottare in famiglia un bilancio familiare come se fosse una piccola azienda che ha uno stato patrimoniale e un conto economico.
Lo stato patrimoniale è la fotografia del nostro complessivo patrimonio in un determinato momento storico: da qui possiamo catalogare il nostro attivo che solitamente consta della casa di abitazione e i suoi arredi, l’auto e dei rapporti bancari.
Il conto economico, invece, è il documento che mette in contrapposizione le uscite e le entrate della famiglia in un determinato periodo di tempo (mensile o annuale).
Rata mutuo sostenibile: misura le tue entrate e le tue uscite
La famiglia diligente, per calcolare se effettivamente il debito è sostenibile (e in generale per valutare la sostenibilità dello stile di vita adottato), dovrà misurare alla fine dell’anno (e di ogni mese) se i conti siano in positivo ovvero in pareggio o in negativo. Un risultato negativo rappresenta un sintomo che dà prova di una patologia nella gestione del denaro e in questi casi vanno assunti dei correttivi.
Al fine di essere diligenti e di trovare un metodo che ci possa aiutare nel tenere ordine nella gestione finanziaria di famiglia, possiamo avvalerci di alcuni basilari principi. Avere un archivio dei costi effettuati in passato ci può aiutare a ricostruire un completo quadro delle spese attuali che la famiglia deve e dovrà sostenere. Infatti, va considerato che le spese più importanti (esempio: vitto, alloggio e auto) sono ricorrenti e si ripetono con una cadenza tendenzialmente mensile. Lo stesso ragionamento va fatto per le nostre entrate (si pensi alla pensione ovvero allo stipendio).
In pratica, è necessario archiviare in un’apposita cartellina le ricevute di pagamento di mutuo/affitto, di utenze (gas, luce, acqua e telefono), gli scontrini di spese correnti (esempio il supermercato), le ricevute relative a manutenzioni di casa e auto, le assicurazioni e tutte le spese necessaria al sostentamento familiare. A tal fine è possibile farsi aiutare da alcune applicazioni (App), anche gratuite, che consentono di digitalizzare l’intero processo su computer o telefono.
Cataloga e classifica le tue spese
Una volta raccolte le quietanze di pagamento delle spese familiari sarà necessario catalogarle e classificarle per tipologia al fine di avere contezza da un lato delle spese ordinarie e, dall’altro, di quelle straordinarie.
Tale lavoro di catalogazione delle spese ci consente di aumentare la nostra attenzione verso il denaro e diversi studi americani (validi anche per noi italiani) sostengono che ciò determina una capacità di risparmio di denaro maggiore. È buona abitudine, infatti, accantonare il 5-10% delle entrate anche in previsione di affrontare spese impreviste (ad esempio la rottura dell’auto familiare ovvero la disfunzione di un elettrodomestico).
Conclusioni
L’attenzione nella gestione del bilancio familiare non deve essere intesa come una limitazione della propria libertà di spesa; anzi deve essere interpretata nel senso di assumere tutti i benefici di questa pratica virtuosa e nelle specifico:
- l’aver sempre una somma accantonata sulla quale fare affidamento in caso di necessità;
- poter abbattere parte dell’eventuale debito derivante dal mutuo a mezzo di rimborsi parziali e raggiungere così, più rapidamente, maggiore libertà finanziaria;
- “premiarci”, spendendo una parte della somma accantonata per farci un regalo!
In conclusione, adottare principi di finanza familiare è un’abitudine saggia che ci consentirà di vivere il nostro quotidiano con maggior sicurezza e serenità.
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