Le holding sono società (solitamente di capitali) titolari di partecipazioni in altre società o imprese, che gestiscono tali partecipazioni per orientare l’attività delle partecipate alla strategia economico-finanziaria globale di un gruppo di società.
Come funziona una holding?
Le holding offrono la possibilità di creare gruppi societari e il loro oggetto sociale consiste principalmente nell’assunzione di partecipazioni in altre società e imprese, italiane oppure anche straniere.
È anche possibile inserire nell’oggetto sociale delle holding, come attività ulteriore, quella di finanziamento e coordinamento tecnico-finanziario, purché tale attività sia svolta esclusivamente in favore delle società coinvolte nel gruppo o comunque non sia rivolta nei confronti del pubblico.
Qual è l’attuale normativa di riferimento?
La normativa regolamentare è rappresentata dal Testo Unico Bancario o T.U.B. di cui al D.Lgs. n. 385/1993, come aggiornato in materia di holding dall’art. 6 del D.M. n. 29/2009.
In particolare, il T.U.B. definisce le holding come quelle società che acquisiscono e gestiscono diritti, rappresentati o meno da titoli, sul capitale di altre imprese e siano titolari di almeno 1/10 dei diritti di voto esercitabili in assemblea o 1/10 del potere decisionale.
Esistono diversi tipi di holding?
Le holding possono essere suddivise in sette principali categorie:
- holding pure o finanziarie: si limitano a detenere le partecipazioni nelle altre imprese in modo statico, svolgendo unicamente il controllo e la coordinazione delle attività delle aderenti al gruppo;
- holding miste o operative: oltre all’attività di direzione e coordinamento delle imprese controllate o collegate, svolgono anche altre diverse attività economiche di produzione o scambio di beni e servizi;
- holding capogruppo: detengono partecipazioni in altre società o imprese in quantità tale da esercitare un’attività di direzione e coordinamento dominante;
- holding gestorie: gestiscono e migliorano le sinergie tra tutte le società partecipanti a un gruppo;
- holding familiari: sono controllate dai membri di un’unica famiglia e, solitamente, svolgono attività meramente statiche (rappresentano la categoria più diffusa in Italia);
- holding personali: in queste, il soggetto economico di una pluralità di società è rappresentato da una sola medesima persona fisica o comunque da una medesima ristretta compagine sociale, che dà l’indirizzo generale del gruppo ed esercita il controllo e coordinamento delle partecipanti;
- sub-holding: esercitano attività finanziarie e regolano i rapporti tra società capogruppo e società operative partecipanti.
Quali sono i vantaggi del costituire una holding?
I vantaggi della holding sono per lo più rappresentati dagli obiettivi che si possono conseguire attraverso l’operatività della holding stessa, quali ad esempio:
- tutelare il patrimonio aziendale;
- tutelare il patrimonio familiare, favorendo il passaggio generazionale;
- migliorare la posizione delle imprese partecipanti a livello di rating bancario;
- ridurre o limitare i rischi aziendali di ciascun partecipante;
- ottimizzare i flussi finanziari;
- gestire in maniera condivisa il patrimonio dei soci delle varie società partecipanti, senza pregiudicare le attività e i risultati economici di ogni impresa.
In conclusione, più che vantaggi economici, commerciali o fiscali, il beneficio principale della holding è rappresentato dal realizzare, attraverso un gruppo societario, una c.d. “riorganizzazione societaria in holding”, così da ottimizzare la struttura operativa e finanziaria di ogni impresa coinvolta e raggiungere i massimi vantaggi possibili sia individuali che di gruppo.
La riorganizzazione societaria in holding, per poter trovare pieno successo, si consiglia che venga posta in essere con l’ausilio e l’assistenza di consulenti finanziari, giuridici e fiscali.
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